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Fronte del porto

Regia di Elia Kazan vedi scheda film

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La recensione su Fronte del porto

di bradipo68
6 stelle

Ci sono diversi modi per leggere questo film di Kazan ma limitiamoci ai due tipi di lettura immediata:quella formale e quella sostanziale.Dal punto di vista formale è innegabile che il film di Kazan sia ricco di ottime sequenze,di ottimi dialoghi(come quelli tra Terry e la sua ragazza) e di pagine encomiabili dal punto di vista spettacolare.Del resto il senso dello spettacolo non è mai mancato a Kazan e Marlon Brando in questo film fa conoscere a tutti la sua grandezza di interprete smisurato(cioè al di là di ogni forma di misura),eccessivo ma tremendamente affascinante nella sua tecnica dell'eccesso.Sul fatto che sia un film realista io avanzerei dei dubbi:è un film formalmente molto elaborato ai limiti del manierismo formale e non solo per il personaggio di Brando o per il suo modo di recitare.Un po'tutti recitano caricando(o sovraccaricando a seconda dei vari punti di vista) i toni,anche Malden di solito attore capacissimo di smorzare i toni ha una gestualità quasi teatraleggiante e due occhi di brace che quasi schizzano fuori dal suo viso,oppure la pur brava Eve Marie Saint nel finale arriva quasi al limite dell'isteria recitativa.E comunque per terminare con il discorso sulla forma filmica è da sottolineare anche la grande fotografia che avvolge in toni metallici il film di Kazan.Passando ad esaminare il discorso sostanziale c'è da dire che questo Waterfront può essere letto da qualunque prospettiva si vuole.E'un film profndamente ambiguo e proprio questa sua mabiguità ha portato spesso a riletture di comodo dello script,fatte anche dallo stesso Kazan che ha ribaltato abilmente(o proditoriamente) l'assunto del film.Kazan per lavorare ha fatto nomi di amici e compagni alla famosa commissione senatoriale per le attività antiamericane presediuta dal senatore McCarthy e nel 1954 ha realizzato con questo film una sorta di atto di accondiscendenza alla sua ritrovata fede per le attività americane.Il personaggio di Malloy,il perdente per antonomasia vince contro l'omertà e contro le collusioni con la banda di gangsters che presiede e taglieggia il lavoro portuale,quasi a costo della vita riesce a far sollevare il popolo bue contro chi li sfrutta indebitamente,aiutato da un prete e dall'amore di una ragazza.Ai vari termini della vicneda uno può aggiungere i significati che vuole ma il livello di lettura più immediato è che Malloy parli al tribunale(la commissione) denunciando il muro di omertà e cercando di infrangerlo grazie all'intervento della polizia(l'ordine costituito) aiutato da un prete(i valori religiosi) e dall'amore di una ragazza la cui aspirazione massima è andarsene a vivere in campagna(il sogno di non morire operaio).Negli anni le letture sono cambiate ma l'ambiguità che caratterizza l'opera è rimasta la stessa.Un opera cinematograficamente riuscita ma sostanzialmente troppo ambigua ideologicamente(o troppo propagandistica a seconda di come ognuno la vede) per essere giudicata con incondizionata benevolenza.

Su Elia Kazan

regia di grande pregio formale

Su Marlon Brando

da qui è nato il suo mito

Su Lee J. Cobb

ottimo

Su Rod Steiger

bravo nella parte del fratello

Su Karl Malden

invadente come prete

Su Eva Marie Saint

nell'ultima parte ai limiti dell'isteria....

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