La recensione su Luci nella notte

di emmepi8

8 stelle

Da un romanzo di Simenon, Kahn ha preso spunto per andare oltre nell’indagine coniugale, in cui diverse volte lo scrittore si è decisamente espresso, uno per tutti Le Chat, da cui anche un ottimo film con la Signoret e Gabin. Il percorso di due coniugi presi dalla routine coniugale, dove emergono quindi segni evidenti di stanchezza e irritabilità, tanto da non apprezzare neanche più la serenità e la tranquillità di un rapporto normale, mettendolo seriamente a rischio con un semplice diverbio. Un elemento esterno, che poi li coinvolge entrambi, sarà il fattore comune che li porterà ad un riflessione forzata e fortemente provata. Una storia che ci coinvolge molto drammaticamente ed ambiguamente e nel cammino della suspense pura, ma sempre convogliata benissimo nella storia con punti sparsi, ma che alla fine si riuniranno perfettamente. Il finale ci riconduce perfettamente nel significato intrinseco della storia e cioè nel ritrovare il senso vero di un rapporto, estraniato solo da elementi superficiali, ma che solo dei fatti concreti sono riusciti a farlo emergere. Una regia e sceneggiatura davvero di ottimo livello che non spiega mai niente, anzi lascia volutamente dei punti in sospeso che ci lasciano nel dubbio, volutamente, e nel finale si arriva ad una spiegazione mai ovvia, ma che da soli riusciamo a definire. Due attori a dir poco formidabili, dando la precedenza a Darroussin, per lo spazio che ha disposizione, ma senza trascurare nel ruolo della moglie Carol Bouquet, ottima attrice, non spesso impegnata dal cinema di qualità. Un film programmato in orari non certo abbordabili ed al cinema non so se neanche è uscito, eppure è davvero un gioiellino da tenere a mente e che andrebbe messo direttamente accanto a certa filmografia eccellente, ma dalla critica sponsorizzate anche esageratamente tipo il cinema di Lynch, che alle volte è manierato fuor di luogo.