Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Invece di crogiolarsi nelle lamentele da vecchi lo statico Bill Murray cerca di rimettersi in gioco con qualcosa di grosso, anche se potrebbe fregarsene e continuare a vegetare in attesa che giunga la sua ora. Forza di volontà? No: scelta dovuta alle ripetute insistenze di un amico. Jarmusch conferisce al proprio film la stessa personalità del timido protagonista e catapulta quest’ultimo nel bel mezzo delle periferie statunitensi, alla ricerca degli ultimi residui di soddisfazione che la vita può offrirgli.
Sebbene non sembri affatto, alla base di “Broken Flowers” c’è un sano e convinto ottimismo che si nasconde dietro i silenzi dei personaggi e l’impenetrabilità del sublime Murray; un sentimento che non sente necessità di trovare soddisfazione in qualcosa di più grande e si accontenta di campeggiare timidamente in sottofondo. Il regista sembra vedere la senilità come una sorta di purgatorio ove si è liberi di cercare liberamente qualunque cosa possa ricordarci quanto di bello è stato compiuto durante la vita. E anche se il paradiso è irraggiungibile, non importa: per star bene è sufficiente molto meno. Vedere per credere.
appassionante e imprevedibile. Magnifica e sviluppata nel migliore dei modi.
quasi ingiudicabile. Una simpatica particina in cui fa quello che può.
davvero graziosa e anche molto brava.
Simpaticissimo, sarebbe stato bello poterlo vedere un po' di più. Molto bravo.
piccola parte in cui non ha l'occasione di mettersi in mostra.
se la cava bene
più brava del solito.
ottima prova.
immenso come sempre in una parte che sembra costruita apposta per lui. Indimenticabile.
molto bravo
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