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Troppo belli

Regia di Ugo Fabrizio Giordani vedi scheda film

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La recensione su Troppo belli

di callme Snake
2 stelle

Troppo belli, o del Neorealismo involontario (ahinoi). Neorealista non certo nello stile, questa cosa che qualcuno si ostina a chiamare film possiede tuttavia i ritmi e la (non) complessità della vita di moltissimi giovani italiani. Ne possiede i colori, gli umori, i luoghi e i luoghi comuni. Riflette quali siano i seri (sono ironico) problemi che assillano le giornate dei due campioni (nel senso statistico-scientifico del termine) di turno, modelli di riferimento per un’intera generazione di teenagers cresciuti con la De Filippi (o si scrive tutto attaccato? Boh). In quest’ottica, se Troppo Belli non riesce ad entrare (non voglio farcelo entrare) nella categoria di “film”, può tuttavia essere considerato un documento. Troppo Belli avvalora Debord, mostrando come la finzione sia divenuta il modello fondante della realtà: in altre parole la carne è stata sostituita dalla nuova carne cronenberghiana, l’occhio dal teleobbiettivo, l’orecchio dalle casse di un locale senza sapore né dignità. La tv e il mondo dello spettacolo hanno imposto un immaginario (sorvoliamo sul come e sul chi: povera Italia), l’immaginario è divenuto modello che è divenuto realtà. Dev’essere la prima volta nella storia: ed è stato possibile solo perché questo modello-immaginario è così sciatto che chiunque (l’ha voluto) ha potuto raggiungerlo o credere di averlo raggiunto o comunque trovare un posto al suo interno. Un immaginario di pettorali senza peli, nudità senza erotismo, divertimento senza spontaneità, sesso senza istinto, sesso senza amore, amore senza passione, parvenza di ricchezza anche senza denaro ecc…il tentativo poi di far passare i due protagonisti come due bravi ragazzi che, loro malgrado, vivono in un mondo di squali, è assolutamente ridicolo…ma perché, in un paese dove il peggio ha sempre successo, Troppo Belli è stato un flop? Mirava ad un pubblico troppo ristretto? Non credo, le stesse ragazzette che vanno a vedere Melissa P dovrebbero adorare pure questo obbrobrio. Mi viene da pensare allora che Troppo Belli è infondo qualcosa di inquietante, inquietante persino per le ragazzette e i ragazzetti sopracitati, una volta tanto in grado di vedersi allo specchio. Troppo Belli è involontariamente impietoso: chiunque abbia ancora delle facoltà intellettive non può che provare ripugnanza verso un mondo come quello lì rappresentato (e qui, oggi, vissuto da molti). Una sofferenza, un oggetto per coraggiosi e temerari dello schermo, ma tuttavia può stimolare riflessioni (o comunque reazioni interessanti).

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