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Frankenstein junior

Regia di Mel Brooks vedi scheda film

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AndrewTelevision01

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Frankenstein junior

di AndrewTelevision01
10 stelle

Eccellente.

"Tutta la gente ha avuto per me sempre odio e disprezzo, guardavano il mio viso e il mio corpo e correvano via inorriditi. Nella mia solitudine avevo deciso che se non riuscivo a suscitare l'amore che profondamente agognavo avrei suscitato paura, io vivo perché questo povero caro genio squinternato mi ha dato la vita, soltanto lui mi considerava come qualcosa di bello e poi, quando gli sarebbe stato facile rimanere al sicuro, egli ha usato il suo corpo come fosse una cavia per darmi un cervello normale e un modo più sofisticato e civile di esprimermi".

~La Creatura

Marty Feldman

Frankenstein junior (1974): Marty Feldman

Film del 1974, diretto da Mel Brooks, "Frankenstein Junior" è, in assoluto, è la mia commedia preferita. La storia di Victor Frankenstein mi ha sempre affascinato: uno scienziato pazzo che riesce, grazie al suo intelletto, a riportare in vita una creatura, il famoso "mostro di Frankenstein". Qui vi è protagonista il nipote di Frankenstein (ovviamento il personaggio), interpretato da Gene Wilder, conosciuto allora per aver interpretato iil ruolo di Willy Wonka in "Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato" nel 1970 (sempre diretto da Mel Brooks). Gene Wilder interpreta Frederick Frankenstein (e per difetto di pronuncia, egli vuole essere chiamato "Frankenstin"), un professore di neurologia di un'università americana; come co-protagonisti vi sono: Peter Boyle, famoso per aver interpretato "il mago" in "Taxi Driver", film del 1976 di Scorsese, il quale in questo film interpreta la creatura: i movimenti della creatura hanno una naturalezza tale che la recitazione dell'attore è perfetta. Tra l'altro, il discorso finale (il quale lo fa parlare e ciò è dovuto alla corvesione del suo cervello con quello di Frederick) è eccezionale e rappresenta una morale eccezionale al pubblico che lo guarda. E Marty Feldman, già famoso di suo in alcune radio e televisioni statunitensi durante gli anni 50', il quale interpreta Igor, ovvero il servitore gobbo di Victor, ed è il primo a riconoscere Frederick alla stazione di Transilvania. La sua più famosa citazione è "Lupo ululà e castello ululì". Una nota particolare è che anche i personaggi secondari sono divertenti. I personaggi secondari sono Terri Garr, la quale interpreta Inga, l'assistente di Frederick; Madeline Kahn, la quale interpreta Elizabeth, la fidanzata di Frederick; Kenneth Mars, il quale interpreta l'inarrestabile ispettore Hans e infine Cloris Leachman, la quale interpreta Frau Blücher, la badante della vecchia casa del nonno di Frederick.

Marty Feldman, Gene Wilder, Teri Garr

Frankenstein junior (1974): Marty Feldman, Gene Wilder, Teri Garr

La trama del film è questa: Frederick Von Frankestein "Frankenstin" è un professore di neurologia. Egli è il nipote del famoso scienziato Victor Von Frankenstein, ma per disprezzo, dai suoi alunni e in generale preferisce essere chiamato "Frankenstin"; reputando assurdo il lavoro del nonno. Il suo esperimento più riuscito è quello di saper rianimare dei tessuti morti. Frederick riceve una lettera da un notaio: secondo la lettera, il nonno ha lasciato in eredità un castello in Transilvania, e Frederick, nonostante il disprezzo, è intento a visitarlo. Nel frattempo ci vien presentata Elizabeth (reputato come personaggio minore), ovvero la fidanzata di Frederick. Appena arrivato nella stazione di Transilvania, Frederick incontra Igor (o Aigor), il quale lo aiuta a trovare la strada per il castello (e lo aiuterà nel corso del film). Ci viene presentata inga, ovvero la sua nuova assistente e "semi-padrona" del castello; con essa vien presentata la badante del castello: Frau Blücher (nitriti). Ogni volta che vien pronunciato il suo nome, i cavalli della carrozza si spaventano. (N.b: Il motivo di ciò deriva dal fatto che il cognome "Blücher" significa, tradotto in un dialetto tedesco "colla animale", ma, come detto da Brooks stesso in un'intervista, si punta più sulla gag e non sulla parola in particolare). Blücher da a Frederick alcune informazioni su suo nonno e quest'ultimo comincia con l'esperimento: portando con sè il primo cadavere che passa. Quest'uomo è alto poco più di due metri ed ha un aspetto "orribile" (come dirà nel discorso finale, "tutta la gente ha avuto per me sempre odio e disprezzo, guardavano il mio viso e il mio corpo e correvano via inorriditi"). Nel frattempo, Frederick ordina ad Igor di andare a prelevare un cervello in un laboratorio nel castello (dove appunto vengono conservati dei cervelli). Frederick gli dice molto esplicitamente di andare a prendere il cervello di Hans Delbruck, famoso scienziato ma a causa di un lampo improvviso che spaventa il povero Igor, quest'ultimo decide di prendere un cervello a caso, non vedendo che nella didascalia c'è scritto "Ab-normal (non utilizzate questo cervello)".

Gene Wilder

Frankenstein junior (1974): Gene Wilder

Dopo aver terminato l'esperimento in laboratorio, ad un primo momento la creatura non si alza, ma durante la cena dal laboratorio si sente delle voci stremenzite/urli. Scendono tutti sotto e vedono che la creatura è viva e qui parte la citazione "E' vivo, è vivo, è vivo!!!". Frederick, dopo una serie di "passi sbagliati" da parte della creatura, chiede ad Igor se ha sbagliato cervello e dopo aver ricevuto la risposta.. SCLERI! (N.b: In questa scena vi sono citazioni come "sedadavo" o "Carognaaa! E' questo che vorresti dirmi?!?"). Nel frattempo, l'ispettore della città, Hans, decide di andare a visitare il castello di Frankenstein, visto che circolano ancora voci su suo nonno riguardo alcuni problemi con gli esperimenti scientifici. Poco dopo, la creatura scappa dal laboratorio grazie a Blücher, la quale ha scoperto che il suo punto debole è una canzone dal violino. La creatura si rifugia da un cieco, Abelardo, il quale lo accoglie nella sua baracca e lo scambia per muto; scappa poco dopo per un fuocherello acceso nel pollice. Frederick riesce a recuperare la creatura e cerca di far credere alla gente la purezza e genuità della creatura, facendogli imparare qualche passo di tip tap, ma finisce in tragedia a causa DEL FUOCO! (Sì, anche il fuoco è il suo punto debole e ciò parte da un fiammifero acceso da Igor in laboratorio). La creatura viene incatenata, ma non giustiziata, poiché si riesce a liberare dopo uno "scontro" con un poliziotto. Elizabeth arriva in Transilvania e va a visitare Victor, ma poco dopo viene rapita in incognito dalla creatura, il quale decide di sfogarsi sessualmente su di lei.. e lei apprezza.

Gene Wilder, Peter Boyle

Frankenstein junior (1974): Gene Wilder, Peter Boyle

Poco dopo aver fatto sesso, la creatura abbandona Elizabeth per un violino (sì, è la famosa canzone) e Frederick riesce un'altra volta a recuperarlo: cosa farne ora? Decide di fare uno scambio di cervello con la creatura. Però, durante lo scambio, entrano nel laboratorio gli abitanti della città e l'ispettore, i quali distruggono il dispositivo per lo scambio. Miracolosamente, la creatura riesce a parlare e decide di rivelarsi alla gente. Le ultime scene rappresentano Elizabeth e la creatura che vivono insieme e con Frederick e Inga che, vivono insieme MA... dopo che quest'ultima canticchia la famosa canzone del violino, Frederick si confonde e sembra avere un po' di mal di testa e ciò per far capire che dallo scambio di cervello è rimasto qualcosa: la canzone del violino (tra l'altro, colonna sonora del film) e anche la stessa lunghezza del p.., del pe.. DEL PENE! Il film finisce con Igor che suona il corno. 

Questo film è una meraviglia di commedia. E' molto apprezzata qui in Italia per quanto riguarda il doppiaggio e concordo con questo. La fotografia è parte rappresentativa del film: ovviamente Brooks ha voluto rappresentare la storia in bianco e nero per dare vita agli anni 30'. E' stato persino nominato a due Oscar nel 1975 per migliore sceneggiatura non originale a Brooks e Wilder (sì, anche lui è sceneggiatore) e miglior sonoro. Ha vinto 5 Saturn Award per miglior film horror, miglior regia, miglior attore non protagonista a Marty Feldman, miglior trucco e miglior scenografia. La particolarità di "Frankenstein Junior" che lo rende perfetto è proprio il parodiare una storia molto famosa MA PER BENE. Quanti ne vediamo oggi di film con sceneggiatura non originale che (purtroppo) rovinano le qualità dei film originali? A'voglia. Basti considerare ai "Movie" (cinepanettoni, non di Natale, americani). 

Per il resto, la considero la miglior commedia che abbia mai visto. Riesce a stupirmi ancora oggi, nonostante l'abbia visto 30.000 volte. 

10.

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