Daniel, un giovane cantautore presentatosi all'organizzatore Tumba per un'audizione, viene dallo stesso individuato come buon talento e adeguatamente lanciato. Mentre il giovanotto corre velocemente verso la celebrità, Gloria, una affascinante indossatrice, diviene la sua gelida e aristocratica compagna. Tuttavia, la difficile relazione e gli affanni per conquistare l'affermazione provocano in Daniel una forte crisi depressiva. Lo stesso Tumba invita il giovanotto in un remoto albergo di località balneare per un ritiro nonché riposo. Barbara, la giovane figlia del padrone dell'albergo, essendo a sua volta disoccupata perché in stagione morta, fa amicizia con il cantante. Tumba, preoccupato per il rilancio di Daniel, fa apparire sui giornali la notizia della sua presunta morte; poi, annunciata la contronotizia, predispone il nuovo concerto. Il troppo solerte organizzatore, convinto ormai che Barbara sia di impaccio per il suo pupillo, la costringe a rompere le relazioni con l'amico.
Che cosa ha fatto di male Steno per meritarsi due figli simili? Enrico scrive, Carlo dirige questo penoso musicarello che segretamente aspira a battere in bruttezza e inconsistenza anche i peggiori prodottacci tirati via nei primi anni Settanta con Little Tony, che non ha la linearità narrativa delle coeve sceneggiate con Mario Merola e che per giunta sfrutta la popolarità estemporanea di un… leggi tutto
L'opera seconda dei Vanzina è un musicarello puro e duro di quelli che spopolavano da noi nella prima metà degli anni '60. Il problema è che siamo nel 1979, due lustri e più fuori tempo massimo, un po' come se qualcuno avesse pensato di realizzare un film muto nel 1945 o un poliziottesco nostrano negli anni '90. E se negli anni '60 i nomi attorno ai quali montare…
Che cosa ha fatto di male Steno per meritarsi due figli simili? Enrico scrive, Carlo dirige questo penoso musicarello che segretamente aspira a battere in bruttezza e inconsistenza anche i peggiori prodottacci tirati via nei primi anni Settanta con Little Tony, che non ha la linearità narrativa delle coeve sceneggiate con Mario Merola e che per giunta sfrutta la popolarità estemporanea di un…
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Commenti (1) vedi tutti
Musicarello gravemente fuori tempo massimo e privo del benché minimo humour, interpretato dalla meteora Alan Sorrenti.
leggi la recensione completa di marcopolo30