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Trama

#Danzica, anni '20 del Novecento. Oskar Matzerath è un ragazzino fuori dalla norma che he deciso di simbolizzare il suo rifiuto verso una società che si avvia passivamente al dominio nazista e alla guerra semplicemente smettendo di crescere a partire dal terzo anno di età e battendo sul tamburino che gli è stato regalato: un richiamo che non verrà ascoltato.

Note

Tratto dall'omonimo romanzo di Gunther Grass e premiato al 32° Festival di Cannes con il massimo riconoscimento.

Commenti (1) vedi tutti

  • Più illustrativa che profonda, la pellicola riduce a una certa funzionalità razionale le geniali intemperanze e le interazioni introspettive del romanzo forse davvero impossibili da rendere con corrispondente forza attraverso le immagini. Al suo attivo,la scelta vincente del protagonista che è il vero punto di forza dell'operazione.

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La recensione più votata è positiva

bradipo68 di bradipo68
8 stelle

Ho sentito in una recente intervista radiofonica Schlondorff parlare in un italiano esitante ma insospettabilmente corretto della sua opera più famosa con una sorta di affetto che è difficile riscontrare in molti cineasti a cui spesso piace essere più proiettati nel futuro piuttosto che stare a pensare al loro passato seppur glorioso.Mi è sembrato quasi che si… leggi tutto

6 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

mm40 di mm40
6 stelle

Il romanzo di Grass trasportato sulla pellicola da Schlondorff sortisce un esito discreto. Perchè è un film ben fatto e raramente noioso nonostante la mole della materia narrativa (e le due ore e un quarto di durata). Ma è pur sempre la storia di un (eterno) bambino che infantilmente non riesce ad accettare l'esistenza di un mondo attorno a sè, dove chi comanda non è lui, dove occorre… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

barabbovich di barabbovich
4 stelle

A Danzica, il piccolo Oskar (Bennent) all'età di 3 anni decide di non crescere più. Con il tuo tamburo di latta e la sua voce capace di spaccare i vetri si trasformerà in un sabotatore della società adulta, testimone di oltre 20 anni di storia polacca (e tedesca), dal 1924 al 1945. Seppellirà una madre (Winkler) troppo disponibile e i due padri (uno tedesco,… leggi tutto

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Recensione

Mulligan71 di Mulligan71
7 stelle

Il grande cinema tedesco degli anni settanta incontra la grande letteratura tedesca di Günter Grass. Schlöndorff realizza il suo capolavoro, portando sullo schermo le vicende grottesche di questo bambino che si rifiuta di crescere, dopo aver compiuto i tre anni di età nella città libera di Danzica, luogo natale di Grass, in bilico fra la Polonia e la Germania. Oskar, come…

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bradipo68 di bradipo68
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Ho sentito in una recente intervista radiofonica Schlondorff parlare in un italiano esitante ma insospettabilmente corretto della sua opera più famosa con una sorta di affetto che è difficile riscontrare in molti cineasti a cui spesso piace essere più proiettati nel futuro piuttosto che stare a pensare al loro passato seppur glorioso.Mi è sembrato quasi che si…

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2010
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Quando registi come Fellini o Kubrick  realizzavano quei film meravigliosi che affascineranno  per sempre l'essere umano , l'isola che non c'è diventava reale. La fantasia è l'unico rimedio a…

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OGM di OGM
8 stelle

Quando essere adulti significa partorire mostri morali ed ideologici, è certamente meglio rimanere piccoli; è questa la scelta di Oskar, che, dall’età di tre anni, si rifiuta ostinatamente di crescere per continuare, con il suo tamburo di latta e la sua voce acutissima e potente, a contrappuntare dal basso un momento storico infausto, in cui gli uomini sembrano aver…

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2009
2009
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 3 voti
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Recensione

Peppe Comune di Peppe Comune
8 stelle

Oskar è un bambino che al terzo anno di eta' decide di non voler crescere piu' e di gridare al ritmo di un tamburo di latta il suo disappunto per l'ipocrisia umana che lo circonda. Il piccolo Oskar decide di mostrarsi "anormale" visto che la "normalita'" è quella che sta producendo la follia nazista e il bieco conformismo della massa belante per i nuovi padroni della Polonia.…

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mm40 di mm40
6 stelle

Il romanzo di Grass trasportato sulla pellicola da Schlondorff sortisce un esito discreto. Perchè è un film ben fatto e raramente noioso nonostante la mole della materia narrativa (e le due ore e un quarto di durata). Ma è pur sempre la storia di un (eterno) bambino che infantilmente non riesce ad accettare l'esistenza di un mondo attorno a sè, dove chi comanda non è lui, dove occorre…

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spopola di spopola
8 stelle

Che questa pellicola abbia ricevuto a Cannes la Palma d'oro nel 1979 ex-aequo con "Apocalypse Now" (oltre che l'oscar per il miglior film straniero), è un'altra incomprensibile "incongruenza" dei premi. Intendiamoci: ci troviamo di fronte a un film tutt'altro che disprezzabile (anzi!!) ma è improponibile, nonostante i molti pregi, a mio avviiso l'accostamento con la monumentalità…

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2008
2008
2007
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Recensione

sasso67 di sasso67
8 stelle

Chi ha pensato che il film di Schlöndorff potesse rappresentare l'equivalente dell'omonimo romanzo di Günter Grass ha preso un granchio gigantesco. Non si può nemmeno lontanamente pensare che il regista tedesco non avesse ben presenti tutte le difficoltà di portare sullo schermo un testo tanto complesso, magmatico, imponente e importante. Uscito con vent'anni di ritardo rispetto al…

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Recensione
Utile per 3 utenti
2002
2002
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1980
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