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Infernal Affairs II

Regia di Andrew Lau, Alan Mak vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Infernal Affairs II

di AndreaVenuti
9 stelle

Infernal Affair II è un film di hong Kong del 2003, diretto da Andrew Lau e Alan Mark e sceneggiato dallo stesso Mark con l'aiuto di Felix Chong; L'opera vinse il miglior film durante la 10 edizione degli Hong Kong Films Critics Society Award mentre durante gli Hong Kong Film Award sulle 12 nomination vinse solamente la miglior canzone (l'academy honghonghese dopo il dominio del primo capitolo ha deciso di direzionare i premi verso altri porti, detto questo alcuni soggetti avrebbero meritato la statuetta, oltre alla splendidia regia e sceneggiatura sono monumentali le prove di Antony Wong e  Francis Ng).

Locandina internazionale

Infernal Affairs II (2003): Locandina internazionale

Nel primo capitolo Lau e company avevano deciso di soffermarsi molto sul ruolo talpa/infiltrato, questa volta invece realizzano un noir molto vicino allo stile Padrino di Francis Ford Coppola; il film narra gli antefatti dei sogggeti principali già visti nel primo Infernal Affair, con  l'aggiunta di una serie di personaggi di supporto molto utili e funzionali al contesto a tal punto da spiegare e motivare alcune scelte compiute dai protagonisti nel primo film.

Oltre ad una sceneggiatura perfetta il film può contare su una regia fantastica, estremamente elegante unita ad una serie di scelte di altissima classe, a tal proposito ho deciso di soffermarmi su tre episodi molto significativi e belli (tecnicamente parlando):

1)Nei primissimi minuti dell'opera troveremo l'utilizzo della macchina che segue un giovane ragazzo (Edison Chan), tale scelta unita ad una spendida (forse un po' troppo enfatica) canzone evidenzia la sofferenza del ragazzo nel compiere il proprio destino......

2)Obliqua dall'alto sull'ispettore Wong (Antony Wong) che assiste inerte alla morte .........

3)Specchio autoriflessivo su Lau (Edison Chen) subito dopo aver tradito.......

Signori queste sono delle vere e proprie lezioni di regia, complimenti ai due registi.

 

Al di là dell'ottima regia, segnalo una buonissima fotografia (firmata Andrew lau) inoltre tutte le performance sono di livello; certamente i "giovani" pur non sfigurando non raggiungono il livello dei big (Edison Chan, Chapman To, Shawn Yue) mentre le new entry offrono prove eccelse, fantastici Francis Ng e Carina Lau inoltre  segnalo la presenza di tre caratteristi molto amati in patria:  Liu Kai Chi (consacrato definitivamente con Dante Lam), Roy Cheung (pupillo di Johnnie To) e Hu Jun (attore cinese).........

Sequel di livello, davvero un bel gioiello da conservare con cura

Voto 8.5

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