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Infernal Affairs

Regia di Andrew Lau, Alan Mak vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Infernal Affairs

di AndreaVenuti
9 stelle

Infernal Affairs è un film di Hong Kong del 2002, tra i più famosi in assoluto grazie soprattutto al remake americano del 2007, diretto da Martin Scorsese che gli valse l'oscar alla miglior regia.

Molti, in riferimento all'opera di Scorsese,  parlano di un remake non troppo esplicito, falsissimo; il film americano presenta una trama identica all'originale hongkonghese, certo il maestro Scorsese si concentra di più sulla caratterizzazione dei soggetti inoltre il finale è diverso però gli avvenimenti centrali sono identici.

Locandina internazionale

Infernal Affairs (2002): Locandina internazionale

Il film è un capolavoro di rara bellezza e questo straordinario risultato si deve al lavoro di squadra: la regia è della coppia Andrew Lau ed Alan Mark, la fotografia elegantissima invece è firmata solo Lau infine la sceneggiatura (soggetto complesso ma impeccabile nello sviluppo) oltre a Mark è scritta da Felix Chong.

 

Infernal Affair rilancia o meglio crea un hard-boiled più complesso dove talpa ed infiltarto sono elementi centrali della narrazione; la caratterizzazione dei personaggi è notevole nonostante troviamo sempre uno schema minimalista (quindi i dialoghi non sono molti, tuttavia basta poco per capire la sofferenza dell'agente/infiltrato Chan Wing-Yan, interpretato da Tony Leung Chiu-wai).

 

La regia è sublime, contraddistinta da lenti movimenti di macchina utili a definire un'atmosfera cupa e difficilmente decifrabile; i protagonisti ormai sono incapaci di riconoscersi e la loro crisi identitaria è un'allegoria della situazione politica del paese.

 

Oltre alle tante e sempre valide carrellate, impossibile non citare i flashback in bianco e nero oppure le didascalie all'inizio e alla fine dell'opera (altamente simboliche)

«Buddha dice chi vive nell'inferno perenne non muore mai»

Il film oltre ad aver avuto notevole successo a livello internazionale (ha vinto il premio del pubblico al Far East Film Festival di Udine), ha letteralmente dominato gli Hong Kong Film Awards portandosi a casa 7 statuette.

 

Il cast è spaziale, la produzione ha deciso di investire moltissimo su questo aspetto; oltre ad icone locali come Eric Tsag troviamo probabilmebte l'attore più bravo non soltanto di Hong Kong ossia Tony Leung Chiu-wai, ottimi anche Andy Lau ed Antony Wong inoltre per accontentare i più giovani troviamo Edison Chen, Shawn Yue ed Chapman To (il più talentuoso dei tre).

Il successo del film ha generato altri due episodi, il secondo un prequel mentre il terzo è un sequel molto psicologico......

 

Cult-movie assoluto, Scorsese ringrazia.

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