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L'anello matrimoniale

Regia di Mauro Ivaldi vedi scheda film

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La recensione su L'anello matrimoniale

di mmciak
4 stelle

"L'anello matrimoniale" diretto nel 1979
da Mauro Ivaldi,devo dire che non mi è
piaciuto.

La storia racconta di Monica che è sposata
da 8 anni con Mario,un illustre chirurgo
plastico,e il loro rapporto è trasparente e
si dicono tutto.

Finché un giorno viene a vivere vicino a loro una
coppia sposata come loro da 8 anni e lei
rimane folgorata da Glorgio e lui pure.

A questo punto Monica non fa altro
che chiedere a Mario il permesso
di vivere una storia d'amore con
il vicino,e lui acconsente.

Il Film è una produzione Italo-Spagnola
diretto da Mauro Ivaldi,
che all'epoca era il marito di
Carmen Villani (la protagonista),
realizza un prodotto che si aggira
tra il soft core,la commedia,il sentimentale
e l'erotico vero e proprio e fa di questo una
macedonia impazzita dove non si riesce
dove vuole andare "a parare".

Il problema del Film e che l'idea
di fondo poteva essere buona,
ma la sceneggiatura scritta dal
regista,Augusto Caminito e
José Luis Martínez Mollá
("Una lucertola con la pelle di donna")
non riesce a centrare l'obbiettivo
perché annoia e a tratti non si
capisce,ma poi va troppo sul sentimentale
zuccheroso allora ti ammosci.

Poi il difetto di Ivaldi e che vuol fare
"L'autore" allora fa primi piani di occhi
e di mani e vuole andare per forza sull'
impegnato e irrita perché è
presuntuoso e sembra che si dice:
"ma che bravo che sono!!!",ma non solo
e pure:"Ma che bella donna che ho...",
infatti davanti alla sensualità di
Carmen Villani non si rimane indifferenti
e quello che sa fare e prendere le parti
migliori del corpo dell'ex cantante.

Comunque i momenti più divertenti c'è
le regalano Enzo Robutti,che fa il
tormentone di come fare fuori la
moglie,ma soprattutto il mitico
Enzo Cannavale,nella parte del
giardiniere ficcanaso che continua
a ripetere:"ma guarda che lavoro faccio io!".

Da segnalare comunque la sufficiente dove
spicca Ray Lovelock,anche se il suo personaggio
non è del tutto credibile per essere troppo
aperto e di ampie vedute e una bellissima
Amparo Muñoz e Manuel Sierra (Giorgio,marito macho),
ma anche la colorata fotografia
di Manuel Merino e la splendida musica
di Roberto Soffici,che sembra più di
un "Poliziottesco" che di un film del
genere.

In conclusione un Film mediocre,
dove questo mix di generi sembra
impazzito e se non fosse se ogni
tanto si vedono le grazie della
Villani e della Muñoz,sarebbe
più noioso di quello che è,
e poi va verso uno scontato
finale che alla fine risulta
come un prodotto insipido
senza arte né parte.

Però resta un peccato perché l'idea
di fondo è buona ma non è sviluppata
a dovere e alla fine resta la noia,
il patetico e lo zuccheroso.

Il mio voto: 4.

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