Regia di Takashi Miike vedi scheda film
"L'hai mai fatto con tuo papà?" è questa la didascalia che apre il film e viene seguita da dieci minuti di rapporto sessuale fra un padre giornalista e... sua figlia adolescente, che guardacaso, fa la prostituta! Roba da tutti i giorni eh? E si fa pure pagare la bellezza di 10,000YEN! "Hai mai picchiato tua madre?" è l'altra didascalia che provocatoriamente segue subito dopo; ed ecco una remissiva madre picchiata violentemente e lanciata di qua e di là dal figlio adolescente, forse le voleva fare gli auguri di buon compleanno, beh insomma: che bel quadretto famigliare! Stupri, pedofilia, violenza domestica(ed "extra"-domestica per non farsi mancare niente->) bullismo, necrofilia, insomma tutto quello che serve per lanciare un pugno nello stomaco allo spettatore: Miike di personale c'aggiunge un grande ingegno registico e un humour nero dissacratorio che fa più volte scoppiare in fragorose risate facendoci sentire un pò complici di tutta la violenza che passa sullo schermo e di conseguenza delle merde, anche perchè in modo molto semplice è quello che il film vuole trasmettere: la famiglia media che nasconde dietro dei sorrisi un mare di violenza e frustrazione, il tutto nell'apatia generale senza alcun ripensamento; una madre viene picchiata dal figlio davanti al marito che cena mentre guarda la TV senza batter ciglio, le scene surreali si susseguono ma sembra proprio che Miike voglia dirci che la realtà non è poi così lontana dalla sua visione del vero; e alla faccia di chi dice che Miike è misogeno eccolo che suggerisce una morale decisamente matriarcale (Da vedere per credere), anche se pensare che un regista è riuscito a creare un film così assurdo fa sorgere dubbi su quanto siano fedeli e veritiere le sue idee, non so se mi spiego, comunque il film ha più spunti per molte interpretazioni. Ma anche guardarlo senza cercare messaggi reconditi e assistere a questo spettacolo in pura ottica voyeur (Anche se è evidente come Miike da maestro qual'è non sfrutti le scene violente in modo inutile ma anzi, faccia progredire la narrazione e il senso del film proprio grazie a quest'ultime!), guardare Visitor Q anche solo per il gusto di vedere qualcosa di estremo potrebbe essere una giusta opzione, insomma è un film fuori da ogni pudore e logica di mercato decisamente completo, un punto di riferimento per tutti gli amanti del cinema al limite firmato da un abilissimo maestro giapponese inarrestabile e padrone di qualsiasi piatto da lui servito, di qualsiasi genere esso sia. (Anche perchè mi sorge il dubbio che Miike giri film più di quante volte mangi, e cristo, gli riesce bene!). Attenzione gente sensibile.
Voto: 8
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