La recensione su Alta società

Altà Società è un remake di un classico straordinario (e inarrivabile, diciamolo subito), da cui prende tanto ma che allo stesso tempo non pretende di avere lo stesso effetto(d'altronde nessuno sarà mai al livello di Cary Grant e Katharine Hepburn). Infatti, sebbene non manchi qualche ironico occhiolino allo spettatore, è un film senza alcuna pretesa di critica sociale o di spessore narrativo o di caratterizzazione, ma con il solo scopo di raccontare una musicale favola sentimentale in un ambiente da sogno; un ambiente che ci fa vivere e divertire in assoluta spensieratezza e leggerezza, e sostenuto da un cast meraviglioso.
Anche su questo sono di parte: se mi avessero mostrato un film con Bing Crosby, Grace Kelly, Fankie boy, e Louie che si guardano in faccia per novanta minuti, avrei già gridato al capolavoro, perdonatemi..

Ciò che mi piace di più del film è la totale naturalezza nella scelta dei ruoli, cuciti alla perfezione sugli attori come se non avessero niente da recitare o fingere(come detto, nessuno è Grant o la Hepburn), ma che dicesse in confidenza allo spettatore: "Hey, vieni a sognare con noi!"
-Grace Kelly infatti è principesca, bellissima, elegante, raffinata, dai modi elevati, freddi e distaccati (l'espressione viziata ed imbronciata della Kelly è l'ottava, la nona e la decima meraviglia del mondo); ma anche con una scintilla, un ardore dentro che chiede di accendersi e che pian piano verrà fuori. La Kelly, checché ne dicano i critici senz'arte con il naso in mezzo ai libri, è senz'altro una grande attrice(che non ha avuto tempo di dimostrare di poter essere grandissima); sulla carta però, ed anche sulla pratica, non ha abbastanza verve per una commedia leggera così standard (infatti in Caccia Al Ladro, dove invece interpretava il ruolo invertito di bellissima snob che cerca in tutti i modi di sedurre, e fallisce, crea invece un perfetto ruolo comico per lei, in cui è bravissima). In questo caso specifico la sua impostazione standard e poco caratterizzata comicamente da sicuramente meno frizzantezza alla vicenda, ma allo stesso tempo dona stranamente molta più sostanza al dilemma centrale amoroso. Insomma, lei è a tutti gli effetti Grace Kelly: la Grace Kelly regale, stupenda e impassibile che il mondo conosce e brama di poter sfiorare, ma con una commedia leggera che le canta e le balla intorno cercando di conquistarla. E non è affatto male!, perché come spettatore sognante alla fine si ha una maggiore soddisfazione quando pian piano la vediamo perdere inibizioni, commettere errori, e sciogliersi.
-Ol' Blue Eyes è un giornalista, ovviamente sfacciato e don giovanni, che si stuzzica con la Kelly e se ne invaghisce, portandola a mettere in discussione sé stessa; insomma, solo Sinatra avrebbe potuto far vacillare una statua di cristallo come Grace Kelly, no?  
-Bing Crosby è il ruolo focale di tutto il film: lui è il protagonista maschile, ma è soprattutto colui che detta il tono leggero e frizzante della pellicola: è ancora innamorato della sua ex, Grace Kelly, ma a differenza di Sinatra non è sfacciato, ma sofisticato, sottotono, e pacato, che cerca di riprendersi la sua amata senza bassezze e volgarità. Lui è uno spettatore divertito della vicenda, tranquillo e rilassato, uno che conosce i giochi frivoli dell'alta società, e conosce lei; lui sa che lei non sarà mai felice con quel nuovo marito, e con le sue taglienti battute e il sorriso sornione sembra sempre sapere come andranno le cose.
-Louie come detto interpreta sé stesso, perché, insomma.. conoscete qualcuno più sincero e sé stesso di Satchmo?

Che posso dire? E' un film senza difetti? No, non lo è. Ma si tratta di un ottimo film leggero della migliore Hollywood; non sarà perfetto nella regia e nei tempi di ogni singola scena, ma vanta fotografia e scenografie da sogno, scambi di battute brillanti, attori favolosi in ruoli ideali, e colonna sonora praticamente inarrivabile. OH YESSS!