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Bully

Regia di Larry Clark vedi scheda film

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La recensione su Bully

di ilpanda
9 stelle

Faccio un po’ fatica a scrivere un’opinione distaccata su questo film, devo ammetterlo; lo vidi parecchi anni fa e ho deciso di recuperarne oggi nuovamente la visione. Faccio fatica perché “Bully” è ogni volta un pugno nello stomaco, storia intensa e adrenalinica, faccio fatica perché il protagonista è il giovane Brad Renfro, immenso talento d’attore che morì pochi anni dopo, a soli 26 anni per overdose, e infine faccio fatica perché è diretto da Larry Clark, uno dei registi che maggiormente stimo e apprezzo per la sua opera. Però ci provo.

 

Marty ha un rapporto particolare con l’amico Bobby: quest’ultimo non perde infatti occasione per denigrarlo, offenderlo o addirittura fargli del male. Bobby cerca ragazze da scopare, anche con la violenza, fuma e si droga, però è riuscito a diplomarsi e il padre è preoccupato per il suo futuro scolastico. Marty non è neanche diplomato, è un "loser", si lascia condizionare in tutto e per tutto da Bobby e quando Lisa si innamora perdutamente di lui qualcosa tra i due si incrina, anche perché la ragazza intuisce il potere negativo che ha Bobby su Marty… Gli eventi successivi porteranno ad un epilogo tragico.

 

Anche se il film è tratto da una storia vera avvenuta nel 1993, è impossibile non riconoscere fortemente la mano del regista Larry Clark in tutta la pellicola, autore da sempre focalizzato sul mondo adolescenziale, abilissimo nel cogliere gli eccessi e le difficoltà, i dubbi e le paure, l’euforia e lo sconforto tipici degli anni della scoperta di sé stessi e del mondo. Clark ha uno stile esplicito, mai edulcorato, ma è anche capace di un lirismo fuori dal comune.

 

Impossibile non rimanere colpiti dal “suo” Marty, un ribelle in cerca di un faro, debole, soggiogato, ma anche forte e capace di un abbraccio al fratellino che fa quasi commuovere. Nessuno meglio dello straordinario Brad Renfro avrebbe potuto dare volto, corpo e voce a questo personaggio, dire che la sua prova è eccellente è troppo poco, di certo resterà per sempre impressa nella mia memoria. Ira, dolcezza, violenza, delusione, paura… un attore che parla con gli occhi, lo sguardo e l’espressione con assoluta naturalezza. E se la scena in cui il suo personaggio, Marty, si confida in lacrime con Lisa sulla spiaggia sulle angherie subite dell’amico Bobby diventa addirittura struggente, il merito è dell’immenso talento di Renfro. Senza dubbio alcuno.

 

Voto (da 1 a 10): 8,5.

 

 

 

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