Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film
"Bluebeard " ("La follia di Barbablù")
diretto nel 1944 da Edgar G. Ulmer,devo dire che
l'ho trovato strepitoso,anzi un piccolo capolavoro.
La storia si svolge a Parigi e racconta
di Lucille,modista,che una sera uscendo con le
sue amiche,conosce il burattinaio Gaston Morel,
che si innamora di lei,ma qualcosa in lui non va
nella sua testa.
Il regista Tedesco,prima di "Detour",realizzò
l'anno dopo questo Film che immediatamente
ti cattura per l'atmosfera inquietante che ti
trasmette in tutta la pellicola.
Bisogna considerare che il merito va
soprattutto alla suggestiva fotografia
di Jockey A. Feindel,che crea tensioni
con luci e ombre e le scenografie magistrali
di Eugen Schufftan che crea una Parigi,
che ha un senso di disperazione e sembra
che si ispira a quelle di "M" di Friz Lang,
con questa nebbia che ti circola come se
ti vorrebbe uccidere con la sua freddezza.
Ma si diceva che nelle scenografie abbia
collaborato anche il regista che abbia suggerito
molto quello che doveva fare,ma comunque
non risulta nei titoli.
La pellicola ha una sceneggiatura solida
scritta da Pierre Gendron,da un soggetto
di Arnold Phillips e Werner H. Furst,
caratterizzano il personaggio di Gaston Morel,
in un modo molto bene,ma è aiutato da buone
scelte registiche,perché i primi piani e
il dettaglio negli occhi ogni volta che
strangola,ti da un senso di terrore ed
è molto efficace e colpisce nel segno
come una lama tagliente.
Da segnalare la strepitosa e straordinaria
interpretazione di John Carradine,che da solo
più volte prende tutta la scena,ma è tutta
la direzione degli attori che funziona,
che spicca una splendida Jean Parker.
In conclusione un piccolo grande Film,
dove Edgar G. Ulmer aveva la capacità
di realizzare prodotti con un budget risicati
e di trasformare i punti di forza proprio su
queste carenze economiche,recuperando
atmosfere del Cinema espressionista
che aveva caratterizzato il ventennio
precedente proprio in Germania,
e se si pensa che questo
Film l'ha fatto con soli sei giorni
di riprese è da brivido,e dall'altra
parte c'è da dire che Ulmer,per
questi motivi era un genio.
Il mio voto: 8.
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