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Porco rosso

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su Porco rosso

di marco bi
10 stelle

Hayao Miyazaki nutre tanto amore per tante cose e lo infonde a piene mani in tutti i suoi film. In questo lo percepiamo per la natura (bellissimi paesaggi), per la pace (vedi la vita che conduce nel suo ‘buen retiro’ nelle isole Dalmate), per il volo (le tante acrobazie), per la meccanica (il curatissimo disegno dei macchinari).

6° lungometraggio dello Studio Ghibli e 4° diretto da Hayao Miyazaki (sua anche la sceneggiatura tratta da un suo manga) per questo studio, Porco Rosso, dopo 30 anni dalla uscita nelle sale giapponesi e dopo 12 da quella nelle nostre, torna sul grande schermo, luogo più adatto per gustare particolari sfuggiti ad una prima visione casalinga. Anche in questo film Hayao Miyazaki ci suggerisce come vivere e vincere le sfide che la vita ci riserva, con i suoi disegni animati dalla grafica apparentemente antica e semplice, perlomeno per le persone e gli immancabili animali. Ma è per gli sfondi che riserva, con orgoglio, una precisione maniacale, disegnando dei veri e propri quadri acquarellati rifiniti nei minimi particolari.

  

                                            

scena

Porco rosso (1992): scena

 

Dopo la prima guerra mondiale, Marco, esperto pilota di un fiammeggiante - ma malridotto - idrocaccia rosso (con il tricolore italiano dipinto), detto Porco perché a causa di un maleficio ora si ritrova la testa come quella di un maiale, vive facendo il cacciatore di taglie in un’isola dalmata. Una delle prime avventure a cui assistiamo è quando sconfigge la banda dei pirati del cielo ‘Mamma aiuto’, che come spesso accade nei film della Ghibli sono simpatici cattivi/imbranati, rapitori di un scolaresca di bambine pestifere che li farà penare! Dopo essere stato attaccato e sconfitto da Curtis (quando aveva l’aereo già malridotto!), suo acerrimo nemico asso dell’aviazione Americana, dopo una capatina dalla bellissima Gina – una delle più belle donne disegnate dalla Ghibli dopo la Dea della Misericordia di Ponyo sulla scogliera – sua spasimante proprietaria di un Hotel su una isoletta privata dell’Adriatico, vola verso i navigli di Milano per aggiustare il suo idrovolante che, grazie alla ragazzina meccanico Fio (gli monta un motore Ghibli!) ed alla sua simpatica famiglia composta quasi di sole donne, tornerà ad essere imbattibile più di prima. Ce ne accorgiamo quando subito dopo le riparazioni, appena uscito dal capannone, Porco è costretto ad un eccitante inseguimento sui navigli! Ora è pronto per la battaglia all’ultimo sangue con il suo quasi onesto nemico Curtis.

 

                                             

scena

Porco rosso (1992): scena

 

Hayao Miyazaki nutre tanto amore per tante cose e lo infonde a piene mani in tutti i suoi film. In questo lo percepiamo per la natura (bellissimi paesaggi), per la pace (vedi la vita che conduce nel suo ‘buen retiro’ nelle isole Dalmate), per il volo (le tante acrobazie), per la meccanica (il curatissimo disegno dei macchinari). Inoltre il regista è contro il fascismo e farà dire a Porco ‘meglio essere maiale che fascista’. Infine c’è l’amore amore…per la donna, per gli esseri umani in generale, per la musica…sentite attentamente la bella colonna sonora! E quanto lavoro e gusto nel curare le particolareggiate scenografie, vedi ad esempio le bottiglie nel bar di Gina, sembra una fotografia…quelle marche saranno esistite veramente negli anni venti? Io credo di sì!

 

                                             

scena

Porco rosso (1992): scena

            

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