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Nausicaä della valle del vento

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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Scarlett Blu

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nausicaä della valle del vento

di Scarlett Blu
9 stelle

Nausicaa della valle del vento e un film del 1984, primo film dello storico Studio Ghibli, che forse all’epoca non era stato neppure ancora fondato, arriva nei cinema italiani con un nuovo doppiaggio.

Tratto dal manga omonimo dello stesso autore, più ampio nella narrazione (7 volumi), il film non riprende tutta la storia, ma solo i primi due volumi, e quello che presenta in immagini dà già un’ idea precisa su cosa Miyazaki voglia dirci.

Per me è stata una prima visione attesissima, perché era l’unico titolo del regista giapponese dell’animazione che mi mancava. L’attesa è stata ampiamente ripagata, ma non avevo nessun dubbio che sarebbe stato così.

 

Ho ritrovato le tematiche che Miyazaki affronterà poi in altri bellissimi lavori, in particolare ho colto notevoli similitudini con la Principessa Mononoke, o Il castello nel cielo; i temi sono quelli, riproposti in chiavi diverse, magari più ironiche nelle opere successive, l’ecologia, lo scontro tra natura e l’uomo, il volo.

 

 

scena

Nausicaä della valle del vento (1984): scena

 

Questo mi è parso un film più cupo, ma la fantasia, le immagini visionarie di un mondo bellissimo e letale, a tratti delicate, poetiche, ma anche inquietanti, apocalittiche, sono quelle tipiche del regista, nella grafica e nei disegni sempre bellissimi e sorprendenti per inventiva. C’è un mondo che Dio ha fatto in 6 giorni che l’uomo distrugge in 7 giorni di fuoco, quasi un richiamo biblico, con le sue guerre assurde e folli, una natura ormai aliena, ostile, che avanza e seppellisce tutto sotto foreste di piante, spore e miasmi velenosi, - continuo a pensare che Avatar debba davvero molto ai film di Miyazaki, la foresta con l’aria velenosa di Pandora viene da qui - un mondo corrotto, imputridito “marcio” come la natura umana che lo ha distrutto e distrugge se stessa; e più l’uomo tenta di distruggerlo per riprendersi la madre terra, più la natura si ribella diventando aggressiva, nemica e pericolosa. E l’uomo in questa lotta contro la natura è destinato a perdere ed estinguersi, se non arriva una figura messianica a salvarlo.

 

scena

Nausicaä della valle del vento (1984): scena

 

Miyazaki deve pensare che le donne salveranno il mondo, perché le sue splendide figure femminili sono esattamente questo, eroine forti, coraggiose, indomite, pronte a sacrificare se stesse per riportare la pace, fermare le guerre, le morti inutili, figure pure, innocenti che proteggono la natura, che la capiscono, comunicano con lei in modi misteriosi come San, la principessa Mononoke, o come in questo film, la principessa Nausicaa che comunica con i giganteschi vermi chiamati Ohm (suono che ha già un significato preciso, spirituale) gli insetti mostruosi che incarnano perfettamente le nostre paure più antiche e ancestrali, esseri creati dall’uomo stesso, risultato di chissà quale mutazione genetica in risposta all’inquinamento operato dall’uomo.

 

La Natura è l’ignoto, è ciò che non si conosce, che spaventa e per questo si vuole e deve distruggere; questa è la reazione della principessa di Tolmechia, figura non del tutto negativa che un po’ ricorda Lady Eboshi. La natura si rigenera, si ricicla, e alla fine espelle, filtra quello che è tossico. E le tossine inquinanti potremmo essere noi stessi, se non impariamo a convivere gli uni con gli altri, se non smettiamo di scegliere la forza per rispondere alla paura e imporre la nostra egemonia scegliendo l’uso delle armi, magari assicurandoci quella più terribile di tutte, un soldato colossale, mostro terrificante che per fortuna non ha il tempo di risorgere dalla ceneri del passato.

 

È un film che alla fine, ha la forza straordinaria di commuovere, per il coraggio di una ragazza che ha paura solo dell’odio che potrebbe provare verso chi la ferisce, chi non l’ascolta e non vuole comprendere, come le due nazioni opposte Tolmechia e Pejite che si combattono una guerra insensata attraverso le loro macchine volanti, e le sequnze qui sono spettacolari.

 

Film straordinario e affascinante, che inquieta e incanta, degno di un genio come Miyazaki.

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