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Cinque serate

Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film

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La recensione su Cinque serate

di Baliverna
8 stelle

Non si amano più. Il momento giusto ormai è passato e perso. Oppure no?

CONTIENE ANTICIPAZIONI - E' un'opera girata in interni e molto basata sui dialoghi. Sostanzialmente, il film racconta il lento e incerto processo di riavvicinamento di due amanti che erano stati divisi dalla guerra, e che ora, tanti anni dopo, quasi non credono più all'amore o alla felicità. Quasi. Ormai vivono trascinandosi stancamente lungo i loro giorni, lui abbassatosi a relazioni superficiali e riempitive, lei arroccata nella solitudine e nella castità. Un nuovo incontro casuale scrosterà a poco a poco la disillusione e la rassegnazione che li paralizza e scuoterà il loro cuore, il quale forse riprenderà a battere. E' il classico caso di un uomo e una donna fatti l'uno per l'altro, ma avversati dai casi della vita e della storia.
Mikhalkov gira questa rigorosa analisi sentimentale e psicologica rinunciando allo spettacolo, ma offrendo un'ampia contropartita sul lato umano e interiore. L'abilità dello sceneggiatore sta proprio nel mostrare questo delicato processo dentro l'anima, costellato di paure e incertezze, che riporterà alla superficie quella fiamma che ancora arde sotto i quintali di spazzatura che la vita ha accumulato.
E' un film sentimentale e psicologico, ma anche l'ambientazione ha la sua importanza (tra l'altro, siamo a Mosca nel 1957). Intanto non è casuale la scelta del bianco e nero per quasi tutta la sua durata. Infatti i personaggi si muovono in squallidi appartamenti condivisi, dove vivono assieme più persone spesso estranee e ostili tra loro, nel grigiore dell'URSS post-staliniana. Ognuno ha il suo letto dietro la tendina, e il suo angolo di solitudine. La società è un coagulo di individui tra il fallito e il patetico. Solo i giovani si illudono ancora, e stanno un tantino meglio solo per questo.
Il critico che ha scritto la recensione sul DVD sostiene che i due alla fine non trovano la forza di tornare assieme. Io non sono d'accordo. E' vero che il finale è accennato e sfumato, ma secondo me cionondimeno chiaro. A questo punto ad ognuno la sua sentenza.
Non è un film facile e leggero, ma vale la pena. Fu girato in pochissimo tempo, durante una pausa di lavorazione di "Oblomov". Però non tradisce mai sciatteria o fretta.

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