Regia di Mike Hodges vedi scheda film
Dopo il successo di Star Wars, non poteva mancare il capostipite delle avventure intergalattiche, quel Flash Gordon inventato dalla fantasia di Alex Raymond, già interpretato egregiamente da Buster Crabbe nei serial degli anni '40. Prodotto da De Laurentis, scritto da Lorenzo sample Jr., è una sorta di trasposizione al cinema della moda glam: i costumi (di Danilo Donati, responsabile anche delle scenografie), colorati ed eccessivi, ricordano quelli delle band disco di fine anni '70 e, non a caso, le musiche sono composte ed eseguite dai Queen. Trionfo spropositato del kitch, con gli indimenticabili combattimenti stile partita di rugby. Cast composito attorno allo sconosciuto protagonista Sam Jones. Finale aperto per un possibile sequel, mai realizzato a causa del magro bottino al box office. Discutibile il doppiaggio italiano con le battute su Mike Bongiorno.
Per come è stato concepito il film, 'apre e chiude l'opera'.
Una scelta insolita ma azzeccata per il ruolo della perfida kala.
Veste panni davvero insoliti l'ex 'famme fatale' degli anni '70: sempre comunque affascinante.
Ottimo, nelle vesti del cattivissimo imperatore Ming.
Fresco fresco di Playgirl, un biondo palestrato più credibile come giocatore di rugby che come eroe stellare: ma si fa ammirare lo stesso.
Fa un buon lavoro.
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