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Mo Papa

Regia di Eeva Mägi vedi scheda film

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La recensione su Mo Papa

di alan smithee
5 stelle

locandina

Mo Papa (2025): locandina

TFF 43: CONCORSO LUNGOMETRAGGI Eugen è un trentenne con la capigliatura in stile moicano che viene rilasciato dopo un detenzione di 19 anni, ritenuto come fu responsabile della morte del fratello minore, morto a seguito di un gioco maldestro, che procurò due anni dopo il suicidio della madre.

Due amici di infanzia lo attendono con calore. In famiglia gli rimane un padre, da tempo fuggito, che di mestiere fa il riparatore di orologi e che non riesce a decidersi se lasciarsi andare al sentimento e a ruabbracciarlo, o continuare a sfuggire come accaduto in passato.

scena

Mo Papa (2025): scena

 

Da canto suo Eugen desidererebbe rifarsi una vita, ma il senso di colpa lancinante per le due vite conclusesi a causa sua, lo affligge e tenta di scaraventarlo in un baratro senza uscita. L'opera seconda nel lungometraggio della regista estone Eeva Magi, che fa seguito all'esordio Mo Mamma del 2023, si mantiene ad analizzare i controversi rapporti familiari, messi a repentaglio da malattie senza speranza, o tragedie più o meno colpevoli, o dovute a gravi negligenze.

Mo papa esplora con intensità ed assenza di retorica o facili sentimentalismi, il difficile legame tra un sofferto protagonista e lo schivo è ben poco temerario padre, un uomo che non solo lo ha abbandonato in passato, ma ancora oggi trova una estrema difficoltà a rassegnarsi sulla strada del perdono e riconciliazione.

scena

Mo Papa (2025): scena

scena

Mo Papa (2025): scena

Traumi del passato e incapacità umana diperdonare sono tematiche classiche e non nuove in contesti come questo che pongono al centro della narrazione i rapporti tra consanguinei, ma il film dimostra di affrontarli con dignità ed una capacità di racconto schietta che convince anche senza per forza dover empatizzare eccessivamente con il protagonista, energicamente e nervosamente ben reso dal giovane Jarmo Reha, scalpo da indiano che lo fa sembrare mto più duro di quanto appaia in realtà.

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