Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Rivedere Ugo Tognazzi in un film (regista-attore) è sempre un grande piacere. In forma smagliante.. il nostro non fa sconti alla sua bravura e a tutto il suo cast di 'contorno'. Tratto da un racconto di Dino Buzzati la pellicola ha un passo recitativo quasi tra le nuvole (surreale)...ma ciò che si dice è 'drammaticamente' vero...certo è che l'allegoria e il gusto dello sberleffo (e oltre) tengono il filo in tutti i momenti e senza fare tanti giri (con retrogusto amaro) si mette sotto accusa il mondo (corrotto) delle cliniche e di certi....casermoni ospedalieri. C'è un'apparenza di facciata (vedasi luoghi interni,, con forme e movimenti da quadri post-moderni) e di paesaggio (la piscina, il giardino e l'intorno...di un quadro plastificato dove l'azzurro si perde lontano). Una fotografia e ambienti che rendono bene il passaggio e i vari intervalli dei piani dell'ospedale. Per un banale fischio al naso Giuseppe Inzema (Tognazzi) si ritrova dopo una visita di routine in un circolo-di paura dove la malattia (presunta-reale) fa gola ai molti operatori del settore per fare i propri interessi (la corruzione della mente per accaparrarsi soldi e...altro dopo...). Il buon Ugo tra un piano e l'altro si ritrova al sesto (senza un perchè specifico... ma è malato? o è un finto malato?) piano dove...c'è l'ultimo anello della vita,,,. E il buon infermiere...guarda il Ko di un incontro di boxe,,quando il suo paziente è alle corde... E qualcuno fa anche l'invito....ti aspettando al settimo...si sta meglio! Si sorride a denti stretti..ma il modo di porgere l'argomento è veramente sopraffino. Una regia inpeccabibile o quasi.. Sono giusti i movimenti e carrelli all'interno dei corridoi...dove i malati sfilano come pesci in un acquario... Silenzi e dialoghi si mescolano in un ricercare l'assurdo della situazione. Da ricordare la speciale partecipazione di Ferreri (un dialogo al limite del ridicolo!...che bello). Il personaggio Tognazzi (personaggio borghese) mi fa ricordare per certi versi (anche con storia diversa) "La tragedia di un uomo ridicolo" di Bertolucci (film da rivedere dove Ugo riesce a ritagliarsi un magnifico ruolo).
ps. un omaggio incondizianato a vent'anni dalla sua uscita!..Il grande Tognazzi (ricordo un altro film da regista che ha delle atmosferiche molto particolari "I viaggiatori della sera").
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