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36, Quai des Orfèvres

Regia di Olivier Marchal vedi scheda film

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La recensione su 36, Quai des Orfèvres

di barabbovich
6 stelle

La lotta a una banda che da alcuni mesi mette a segno rocambolesche rapine lasciando una scia di sangue sul proprio cammino rappresenta per Lèo Vrinks (Auteuil), capo della squadra anticrimine, e Denis Klein (Depardieu), capo della squadra investigativa e pronto intervento, l'occasione per assicurarsi una poltrona al 36, Quai des Orfèvres, la sede del comando di Polizia a Parigi. Vrinks usa le maniere forti ma è leale e non ambisce al potere, mentre Klein è un poliziotto semialcolizzato, ambizioso ben oltre le proprie capacità e perfettamente impermeabile alle regole, comprese quelle dell'amicizia. Sicché gabba il collega, lo fa finire nelle patrie galere per sette anni e, come se non bastasse, gli uccide anche la moglie. Ma il destino prima o poi viene a riscuotere il suo credito e non è detto che abbia la faccia di Lèo Vrinks…
Primo lungometraggio di un ex-poliziotto che conosce bene le dinamiche del mestiere e che con altrettanto mestiere dirige un polar dai toni crepuscolari, nel quale Bene e Male si confondono in un'orgia di violenza iperrealista che pur non aggiungendo granché al genere poliziesco, ha comunque una sua forza seduttiva. Strepitosi i due protagonisti, ma anche i gregari non sono da meno. Co-protagoniste le sigarette: non c'è quasi sequenza senza che ce ne sia almeno una accesa.  

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