Regia di Francisco Regueiro vedi scheda film
Tra i primi titoli e cardine del cinema di genere thriller e giallo iberico al suo rinnovamento stilistico e tematico, nella fase finale del franchismo degli anni settanta. Francisco Regueiro è sempre stato un regista che voleva innovare, senza mezze misure come la maggior parte dei suoi colleghi. Durante gli anni sessanta di Franco in Spagna c'era già una produzione numerosissima di film di ogni genere del cinema, seconda solo alla produzione come numero italiana a francese, ma molto convenzionale e poco originale, quindi film come questo erano da lodare e ancora di più oggi nella prospettiva storica del genere e del cinema iberico, poiché portavano un po' di aria fresca, maggiori ambizioni e ricerca di novità espressive, proprio come fecero gli inglesi con il Free cinema, i tedeschi occidentali con il NCT, e i francesi con la loro Nouvelle Vague.
In quanto al film stesso, si concentra su di una storia d'amore e sull'ossessione dettata da essa (un uomo che uccide a causa della disperazione erofiliaca che prova per amare una donna), alle volte cercando di essere un film autoriale con ambizioni psicologiche, altre di genere apertamente thriller su di un assassino ma dallo scavo esistenziale non secondario. Si può ben percepire come "Carta de amor por un asesino" fosse così diverso dai suoi con-diretti altri titoli similari dell'epoca, e come gli altri fossero solo esperimenti, non prodotti completamente finiti e sviluppati come quello di Regueiro, girato da un regista che seppur ancora agli inizi della propria carriera, già mostrava una stile e una personalità non comuni e che poi lo distingueranno nel cinema spagnolo, per questo importante e da vedere. La trama come la regia e la fotografia sono troppo ben realizzate per non considerarle più che riuscite. José Luis López Vázquez, dimostra qui quanto fosse bravo come attore.
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