Regia di Gurinder Chadha vedi scheda film
Dopo 80 giorni di rocambolesche riprese a Londra, Amritsar, Goa, Bombay, Sedona, Beverly Hills, Santa Monica e Downtown L.A., la regista Gurinder Chada è riuscita nell'impresa di girare il suo musical a lungo sognato - "Matrimoni & Pregiudizi" - in tal modo fondendo il suo amore per Bollywood a quello per i musical americani. Liberamente tratto dal romanzo di Jane Austen "Orgoglio e Pregiudizio", Gurinder Chada orchestra un caledoiscopio di storie, personaggi, luci, colori, scene fastose e costumi sontuosi che vedono protagonisti una tradizionale famiglia indiana catapultata nello scompiglio del jet set londinese ed americano. Per chi ama il genere - aggiornato in salsa multietnica - gli ingredienti sono tutti rispettati: canzoni orecchiabili, scene di danza ben coreografate, vicende d'amore, protagonisti belli, buoni ed affascinanti e lieto fine ipermieloso! Ma sinceramente ci si aspettava qualcosa di più da una regista come la Chada che con il suo precedente lavoro - "Sognando Beckam" - aveva tutti conquistato (critica e pubblico) riuscendo a dirigere un film dove storie e personagi - ben scritti e ben seguiti - davano vita ad un divertente e riuscito mix di spaccato di vita sociale inglese e tematiche di forte attualità con le più classiche e moderne regole della commedia romantica. In "Matrimoni & pregiudizi", nel tentativo spettacolare di intrecciare l'Oriente e l'Occidente (la bellissima Lalita/Aishwarya Rai si innamora dell'americano Darcy/Martin Henderson), si resta invece sulla superficie ed ovvietà di una costruzione dramaturgica semplicistica e scontata che si fa alla fine esclusivamente ammirare per la sua confezione patinata e per quel gusto e stile melting pot così di moda in questi ultimi anni.
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