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Le furie

Regia di Anthony Mann vedi scheda film

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La recensione su Le furie

di Baliverna
8 stelle

Di Anthony Mann ci si può fidare sempre, anche in questo caso di western psicologico, incentrato sui personaggi e sui loro rapporti. Comunque non mancano delle scene nelle sconfinate praterie del Texas, con alcune belle panoramiche, e un episodio con una sparatoria all'aperto.

Al centro del film sta la protagonista, la sempre brava Barbara Stanwyck, e il suo complesso rapporto col padre e un paio di uomini. Tra la figlia e il genitore c'è un velato ma ingombrante rapporto incestuoso, solo a livello sentimentale e solo da lei verso lui. Il film vi allude continuamente, mostrando gli effetti di esso, senza mai nominarlo esplicitamente. A livello fisico, tuttavia, ci sono pur sempre dei baci sulla bocca che finiscono per essere ambigui, anche considerando tutto il resto. La ragazza adora il padre vedovo, lo ammira, ne è fiera, è molto legata a lui. Quando questi si risposa, poi, la figlia monta in una furiosa gelosia che deborda nell'odio per la moglie, e di riflesso per il padre stesso. Per il resto, lei ha un rapporto che può sembrare una relazione sentimentale con un mandriano abusivo della sua tenuta. Di fatto, però, come l'uomo lamenta più volte, i baci che lei gli dà sono di quelli che si danno ad un buon amico, e non all'uomo amato. In più non riesce a decidersi a mettersi definitivamente con lui. Dall'altro lato - è molto confusa e indecisa la ragazza - cerca di sposare un ricco possidente della zona, ma evidentemente lo fa solo per i suoi soldi e per vendicarsi sul padre.

La carne al fuoco è parecchia, e si può riflettere abbastanza sui personaggi e sui loro sentimenti. Il sentimento incestuoso della figlia, assieme alla sua avidità, è tuttavia al centro del film e il motore di tutta la vicenda.

E' bravo anche Walter Huston, padre di John, nella parte del padre. Colpisce anche l'attore nella parte del fattore, un caratterista di cui non so il nome. Per certi versi sembra un simpatico gonzo grassone; poi, però, quando aizza il padrone a impiccare il mandriano abusivo (per di più quando questo vuole andarsene) si rivela un personaggio di fatto ambiguo e inquietante.

Di western, o di altri film, che scavino nei personaggi, nei sentimenti, nei loro rapporti, e che puntino meno sull'azione oggi ce ne sono assai pochi. Siamo diventati più superficiali.

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