Espandi menu
cerca
Blood Simple. Sangue facile

Regia di Joel Coen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

cheftony

cheftony

Iscritto dal 2 marzo 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 100
  • Post 6
  • Recensioni 471
  • Playlist 14
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Blood Simple. Sangue facile

di cheftony
6 stelle

Ho un lavoro per te.”

Eheheheh...eh...oh, be', dipende, se paghi bene ed è legale lo farò.”

Non è proprio legale.”

Eeeeh...se la paga è buona accetterò.”

Devi sistemare quell'uomo e anche mia moglie. Perché più ci penso e più non sopporto quest'idea.”

Ma ti dispiace dirmi cosa vorresti da me o è un tuo segreto?”

Non sto scherzando!”

Mh. Vuoi che li uccida.”

Be'...”

Be' cosa?”

Tu che ne pensi?”

Penso che sei un idiota.”

In altre parole non ti interessa, vero?”

Non ho detto questo. Io dico solo che sei un idiota. Ah!, ci hai pensato tutto questo tempo per prendere una decisione così stronza?”

 

Ray (John Getz) sta riaccompagnando a casa durante una notte piovosa Abby (Frances McDormand), la moglie del suo capo Julian Marty (Dan Hedaya), ombroso proprietario di un bar nel mezzo del Texas. I due si confessano la reciproca attrazione e finiscono a letto insieme, scatenando solo l'inizio di una lunga girandola di eventi: Marty cerca di riprendere in mano la situazione trovando nella moglie e soprattutto in Ray degli ossi duri in atteggiamento di sfida, ragion per cui opta per una scorciatoia assoldando nuovamente Visset (M. Emmet Walsh), il viscido e chiacchierone investigatore privato che aveva scoperto per lui la tresca.

Visset, all'oscuro di Marty (nonché dello spettatore), si mette in proprio e complica la faccenda per tutti e quattro solo per averne un rendiconto maggiore; si rivela spietato e riesce ad instillare un atroce dubbio di fiducia persino fra i due amanti...

 

Esordio assoluto per i fratelli Joel e Ethan Coen, datato 1984 e insignito del Gran premio della giuria al Sundance Festival dell'anno successivo, “Blood Simple” è una rivisitazione volta al parossismo del noir anni '40. I Coen dimostrano di sapere già benissimo dove mettere le mani e mettono a frutto le conoscenze acquisite nei rispettivi studi di cinematografia e filosofia, girando e scrivendo un film tecnicamente ed esteticamente degno di autori più maturi: con una trama ridotta all'osso, priva di grandi contorni e in qualche modo presa in prestito dal genere di riferimento, “Blood Simple” presenta connotati grotteschi e umoristici che i due svilupperanno di sicuro meglio in futuro.

È improprio, infatti, pretendere che qui tutto giri perfettamente come, ad esempio, in “Fargo”: ci sono alcuni tempi morti poco funzionali, si tende a mantenere distante lo spettatore, John Getz e Frances Mc Dormand (proprio nell'84 divenuta moglie di Joel Coen) sono una coppia di protagonisti non troppo scafata e disinvolta. Per contro non mancano gli elementi di pregio: oltre agli elementi ironici prima citati che i due fratelli faranno loro nell'arco della carriera e qua presenti in una forma primordiale più tendente alla beffa che alla commedia nera, è positiva e preponderante la recitazione del caratterista M. Emmet Walsh nei panni dell'investigatore Visser.

Un buon esordio, già carico della pennellata d'autore, ma non folgorante come può esserlo stato ai tempi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati