Regia di Fatih Akin vedi scheda film
Reminiscenze Fassbinderiani???.. Ma forse la critica non sa proprio quello che dire. Vinto il Festiva di Berlino....spero che ci siano state pellicole migliori. Non voglio esagerare, ma non mi sembra un grande film od un film molto interessante; un film confuso nella linea del racconto e nella scenggiatura. Si è partiti con una contestazione parafemminista, finendo con un ritorno ad un mondo chiuso e preordinato.La figura femminile faceva nascere, inizialemnte, qualche prurito di singolarità, ma poi tutto si è dissolto in un racconto a precipizio ed all'inverso, che ci ha portato ad un nostalgico sogno di ritorno. Forse il personaggio più interessante mi sembra quello maschile, anche con un attore abbstanza bravo, anche se vittima di una sceneggiatura falsa. Il quadetto dei musicanti ad Istambul è pretestuoso, e riempie un vuoto di sceneggiatura, che può prendere al lamo solo gli sciocchi!
Una ragazza turca, che vive con la famiglia in Germania, tenta il suicidio per u escogitare un sistema di autonomia. All'ospedale incontra un tale di circa quaranta anni, a cui lei proprone un matrimonio di facciata, per uscire dalla famiglia. I due però dopo si innamoreranno veramente, andando incontro a fatti drammatici.
Musica riepitiva
La cugina indipendente, ruolo davvero poco sincero e significativo solo in parte
Diciamo che riesce a dare un impronta decisa, ed anche a tratti interessanti, malgrado una sceneggiatura monca
Dicono (la mia amica Letizia!!!) che viene dal porno.... ma qui lascia desiderare anche quello!
Non ho visto l'esordio, ma questo mi è sembrato un filmetto, in cui si vuole strafare, e che di cinema sappiamo poco. Forse ha trovato terreno fertile in una Germania, dove il cinema non sta vivendo un grande momento.
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