Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
I personaggi e l'incastro ricordano il van helsing abramsiano, e dunque colora la scena cinematografica di baruffe e brillantezza ignorante, storia e letteratura plasmata a proprio gusto, puro decore. Ma è chiaro che qui siamo su un altro livello: la frizione fra le entità inconciliabili di figlio del demonio e "umano troppo umano" (al limite villano simpatico) ci fa scoprire una pepita grazie al setaccio della commedia. "Umanizziamo l'inumanizzabile" sembra essere la filosofia di certi film (Polanski e Tim Burton), anche con risultati idioti (Twilight saga): questo è un esempio moto carino e molto vicino al lato umano, con annessa sfiga patemi d'amore e quant'altro. E soprattutto con la pretesa sempre bistrattata di DIVERTIRE prendendosi poco sul serio. E l'ironia, si sa, al giorno d'oggi è merce rara.
inimitabile: è la sua veste (la morte dell'attore)
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