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Man on Fire

Regia di Tony Scott vedi scheda film

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La recensione su Man on Fire

di LAMPUR
8 stelle

Perché non piace Tony Scott, ed a chi?
Forse a chi non sopporta che un plot videoclippettaro coniughi il profilo melodrammatico al gore vagamente sfiorato?
A chi non gradisce che uno sfacciato vendetta-blockbuster-concept, termini senza lieto fine?
A chi non garba che grossi-grossi nomi aderiscano alle iniziative scottiane?
A chi non immaginava la Dakota Fanning bimba di accertato e luminoso futuro?
A quelli che gli occhi vanno in tilt a districarsi nei montaggi schizzati?
A chi proprio infastidisce commuoversi con un uomo difensore delle cause perse?
A chi non piace lo stereotipo dell’eroe ramboide e rude dal cuore tenero e devastato?
E si.. mi sa che non va giù ad un sacco di gente.. invece io ho gradito eccessi e svirgolate, contraddizioni ed esagerazioni, ho sopportato che il sensibile tunnel della relazione eroe/bambina tendesse ad emarginare le caratterizzazioni dei comprimari, anche grossolanamente; sono stato carpito dal sinuoso montare di una storia apparentemente sbilenca, dell’affascinarsi controcorrente, di una vita deragliata che risorge al cospetto di un pappagallo o di un fiore o di un sorriso che fatica (splendida la scena in cui Denzel non vorrebbe sorridere..), sono rimasto incastrato in un trend che sarebbe cappottato di lì a poco, ma Scott - e qua la maestria - con quel “poco” ci ha accalappiato per tempo, ci ha sbatacchiato come una coca in lattina, e poi stappato, trascinandoci nella dimensione di altro film, del film che non pote(vole)vamo più credere, a quel punto, divenisse tale.
Una vigliaccata geniale, dr. Scott.
Ma è proprio allora che men in fire diveniamo noi stessi in poltrona, biechi e spietati, ma sempre con - per quanto paradossale possa apparire la definizione - buon gusto.
L’esatto contrario di un qualsiasi Saw.
E via con le sorprese, con i finali gloriosamente buonisti calpestati con stile estremo, conditi da mille svisate di mdp, riprese in parabolica, frames frantumati, sequenze sgocciolanti tensione sbriciolata, campi e controcampi frenetici, sovrapposizioni ed ellissi di montaggio, musica extradiegetica e ralenty forsennati.
Si, c’è un sacco d’invidiosi a cui non piace Tony Scott… ;)
 

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