Regia di Todd Solondz vedi scheda film
puntinismo delicayo, dolciastro, su una storia terrificante. la stessa Aviva, nelle sue molteplici sette bellezze, è un freak come quelli salvati e francamente disgustosi - terribilmente comica e ulcerante la scenetta in stile backstreetboys - dalla untuosa mama sunshine. quel sunhine già accennato in altre commedie americane (la little miss on the road)non arriva mai, ma si stinge in qualche alba fragorosa, in una persistente sinfonia d'amore che svincola tra gli abusi
una ragazzina che non vuole abortire scappa di casa
un unico brano, semplicissimo
qualcosa...poi ci penso
chi è? magari la migliore
eternamente hippie e così normale dopo i percorso. sua la frase di ghiaccio nel film, rivolta al cugino mark wiener (fratello della precocemente defunta dawn di "fuga...", film con il quale c'è un legame quasi dichiarato), che el dice di non essere un pedofilo dopo un dialogo sfrontatamente nichilista. "lo so. i pedofili vogliono bene ai bambini". frase folle ma coerente con la natura di aviva
madre amorevole e feroce insieme. ignoranza e raffinatezza delle brave signore della upper-class americana
sì?
meno pop di "fuga dalla scuola media"e più sommessa che in "happiness". le due attrici conosciute si dileguano tra le altre, lasciando il loro segno diligente e appassionato
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