Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
"Mare dentro" del regista cileno Alejandro Amenabar è uno dei film più famosi sul tema dell'eutanasia, ispirato alla vicenda reale del pescatore tetraplegico Ramon Sampedro e della sua lotta durata oltre vent'anni per ottenere il diritto alla morte, che si concluderà con un suicidio assistito compiuto in maniera clandestina. Il film ebbe un ampio risalto a livello internazionale, vinse premi importanti come l'Oscar al film straniero, il Golden Globe e il Leone d'argento a Venezia e uscì nelle sale quasi in contemporanea con "Million dollar baby" di Clint Eastwood che affrontava la stessa tematica. Non si può certo negare ad Amenabar l'onestà dell'approccio ad un tema spinoso e controverso, ma il film purtroppo non mi ha convinto fino in fondo: la performance attoriale di Javier Bardem è eccezionale (meritata la coppa Volpi a Venezia), bravi anche alcuni dei co-protagonisti fra cui l'almodovariana Lola Duenas nella parte di Rosa, una donna che cerca di convincere Ramon del valore della vita, ma l'impianto risulta piuttosto statico, con troppe scene dialogate ed esplicative che allentano la tensione della storia. Si alternano momenti genuinamente commoventi ad altri un po' troppo sottolineati (la scena del sogno di evasione dal letto commentata dal "Nessun dorma" di Puccini), ma il problema è proprio in una certa impressione di prolissita' e verbosita' che si poteva evitare con una regia più originale, e il confronto con altri film sullo stesso tema, come "Million dollar baby" o "Bella addormentata" di Bellocchio, mi sembra sfavorevole.
Voto 7/10
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