Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Non passerà alla storia come un film indimenticabile, comunque “Grazie Spielberg!”. Perché? Perché ho trascorso due ore con il sorriso e gli occhi umidi: e questo è l’essenza del buon cinema. Il terminal è il nostro mondo, l’universo che abitiamo. Con sconosciuti che vanno e vengono, amici a cui ci si affeziona, amori trovati e perduti, matrimoni, speranze, sentimenti vari. La vita insomma. Il tutto organizzato in maniera furba: c’è l’antipatico di turno, l’eroe, la donna (stavolta un po’ fatua, non l’eroina); ma la mano del grande regista rende l’opera piacevolissima, divertente anche per merito del principale interprete che è in gran forma. D’altronde la coppia Spielberg-Hanks è una garanzia.
Non recita. Anche perché il copione per lei è tutto lì, misero.
Nessuno avrebbe potuto essere al posto suo. E’ grandissimo e aspetto a giudicarlo meglio quando potrò sentirlo in originale, con la lingua che si sarà inventata adatta al suo personaggio. Ripete le grandi esibizioni di naufrago, portatore di handicap ecc.
Perfetto, misurato. Tutto al posto giusto. La mano del grande regista confeziona un prodotto perfetto
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