Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film
Finalmente sono riuscito a vedere questo film che aspettavo con ansia.
La mia attesa e' stata ben ripagata.
Kim Ji-Woon dirige benissimo quasta classica storia orientale che puo' ricordare sia THE GRUDGE che THE RING nella messa in scena e nell'evoluzione della paura,ma che se sezionata nel modo giusto - cioe' senza paraocchi o puzza sotto il naso - riesce ad interessare davvero parecchio.
L'atmosfera del film e' perfetta,in bilico tra realta',sogno ed incubo e dona alla pellicola un retrogusto "lynchiano" che non stona affatto.
Molto interessante poi la sceneggiatura - che non sfocia mai nel ridicolo...ne' volontario ..ne' tantomeno involontario -,che lavora non solo sugli aspetti piu' semplici del genere,ma che cerca soluzioni piu' intricate ed autoriali - come ad esempio aveva gia' fatto Miike Takashi sottovalutato THE CALL - donando anche dei colpi di scena notevoli.
Splendida poi la messa in scena,che passa dal gelido al caldo senza subire danni,grazie ad una regia pulita,secca che cerca piu' l'inquadratura all'effetto fine a se stesso.
Molto in parte anche tutti gli attori,in special modo la protagonista,doatat di una bella espressivita' e di un 'ottima tecnica.
Musica,fotografia - notevole nelle scene scure...da brividi - ,montaggio sono ottimi e non scadono mai nel banale - ...la musica in particolare varia da splendidi pezzi d'atomsfera a roba piu' intricata e volendo "new wave" che crea ancora piu' tensione e suspance.
Alcune sequenze sono davvero bellissime :l'apparizione del fantasma nel letto della sorella minore,la prima volta che la protagonista ha il suo incubo ricorrente,il finale immerso nel pessimismo e nel dolore.
Insomma,una pellicola da vedere e rivedere,piena di piccoli tocchi che non arrivano alla prima visione,ma che abbisognano di ulteriori approfondimenti visivi.
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