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The Call. Non rispondere

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

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La recensione su The Call. Non rispondere

di ClintZone
8 stelle

Uno dei film più famosi di Takashi Miike, un bellissimo horror, non originalissimo ma che comunque riesce ad essere interessantissimo anche per le riflessioni sulla crudeltà umana e sulla società Giapponese che Miike non fa mancare.

Torniamo a parlare di uno dei registi più importanti di sempre, maestro indiscusso ed estremo, Takashi Miike. 

Qui parliamo di "The Call - Non rispondere" che è considerato un pò uno dei suoi film, diaciamo così più "commerciali", tant'è che poi è stato fatto anche un remeke se non sbaglio e comunque il prodotto era destinato a venire anche da noi in Occidente, forse anche per questo con questo film Miike firma un horror non eccessivo e non estremo. 

Questo magari ha un pò deluso i fan del maestro, che si aspettano sempre qualcosa di "forte" a livello di scene terrificante, a livello di scene estreme e quant'altro. 

Qui invece è tutto molto ben calibrato, il film fa paura ma non risulta mai cadere in eccessi scioccanti. 

La trama è un pò complicata, anche se a dire il vero è un pò "masticata" nel senso che più volte abbiamo film con chiamate misteriose al cellulare che annunciano la morte entre tot giorni, quindi se diciamo che non ci troviamo di fronte ad un qualcosa di completamente originale forse non sbagliamo. 

Allora cos'è che rende "The Call" un film da vedere assolutamente ? 

Ma è chiaro...naturalmente la regia di Miike che è assolutamente perfetta. La perfezione stilistica e registica di Miike con "The Call" arriva a livelli esagerati, ogni singola inquadratura è studiata al dettaglio, nessuna sbavatura, montaggio eccezionale, fotografia eccezionale, direzione degli attori superba...e quando ci sono i momenti di paura Miike riesce alla grande a farti fare i dovuti salti dalla poltrona. 

Poi, naturalmente a parte questo...il film vale la pena vederlo anche per cogliere la visione politica di Miike nei confronti di un Giappone dominato sempre di più dal business, dai media, dalla pubblicità e dall'odience. 

Significativa infatti la scena in cui una delle ragazze viene chiamata al cellulare da questo "spettro" o "demonio" alla quale viene annunciata la morte certa, ecco che i giornalisti una volta venuti a sapere della notizia assalgono letteralmente la ragazza per portarla in tv, farle fare una sorta di esorcismo in diretta e vedere cosa succede. 

Ed è qui che Miike ci interroga. Perchè fanno questo ? Perchè vogliono salvare la ragazza? O perchè gli ascolti devono impennare e valgono anche più di una vita umana ? 

Ed ancora, Miike che riflette anche sulla crudeltà umana, quella crudeltà che può sbucare perfino negli ambiti famigliari , tra madre e figlia, tra sorella e sorella...dove mai ci dovrebbe essere violenza ma solo amore...e invece...

Quindi "The Call" secondo me è un film che non è stato capito in pieno se non è stato così apprezzato...perchè è un film bellissimo prima di tutto ma poi anche stra-pieno di spunti di riflessioni. 

Magari non rientra tra i capolavori assoluti del maestro, ma che sia un grande film non può negarlo nessuno penso. 

Io lo straconsiglio, prima di tutto perchè è anche un cult tra gli amanti del genere, è uno dei film più famosi di Miike (ma questo non vuol dire che è il più bello o il migliore e infatti non lo è) e di conseguenza gli amanti del maestro Giapponese devono vederlo assolutamente, insieme a loro tutti gli amanti del cinema, perchè "The Call" è cinema con la C maiuscola, un horror fatto come si deve e un film che punta sopratutto a far riflettere su una società che forse fa più paura di quei spettri che ogni tanto nel cinema horror compaiono. 

ClintZone 

 

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