Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Un regista giapponese divenuto di culto per la sua genialità, alle prese con un horror su commissione, si limita a servire la solita minestra riscaldata a base di fantasmatiche figure femminili arrabbiate, putrescenti e spettinate che si manifestano attraverso oggetti tecnologici - in questo caso si è fatto ricorso al cellulare. Se alla mancanza totale di originalità si aggiunge una trama dall'andamento farraginoso e inutilmente intricato che, una volta giunta al termine, non risolve affatto gli enigmi accumulatisi, ecco che la frittata è fatta. Tra minestre riscaldate e frittate poco digeribili, meglio evitare, per questa volta, il menù proposto da Takashi Miike e cambiare ristorante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta