Espandi menu
cerca
Lorna

Regia di Russ Meyer vedi scheda film

Recensioni

L'autore

George Smiley

George Smiley

Iscritto dal 29 gennaio 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 62
  • Post 2
  • Recensioni 180
  • Playlist 13
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lorna

di George Smiley
8 stelle

Più educativo di un corso in sessuologia.

Nella quiete apparente della provincia americana, in pieno boom economico, il regista satirico e fine provocatore Russ Meyer ambienta la storia di Lorna (Lorna Maitland), casalinga sessualmente insoddisfatta del giovane marito Jim (James Rucker) la quale si troverà ad essere vittima di uno stupro da parte di un evaso in fuga (Mark Bradley) per il quale proverà una scabrosa attrazione. Influenzato dal Neorealismo italiano e in particolare da "Riso amaro" di Giuseppe De Santis, "Lorna" è un dramma rurale che riflette sulla cultura arretrata e maschilista dell'America meno pubblicizzata e sull'ipocrisia che si nasconde dietro i rapporti umani nei "favolosi" e brillanti anni '60. In un microcosmo di provincia popolato da zotici e impregnato di gelosia e violenza latente, l'ingenuo e all'acqua di rose Jim non riesce a soddisfare a letto la sua avvenente mogliettina, la quale non aspetta altro che un pretesto per allontanarsi dall'avvilente vita di provincia e dal suo noioso consorte. Pretesto che giungerà con le sembianze di un omicida in fuga dal carcere, il quale non si farà troppi problemi a sorprenderla in un prato e a violentarla, godendo però sorprendentemente (ma forse neanche tanto) del favore della donna, la quale inizierà immediatamente a prodigarsi per compiacere in ogni modo il suo nuovo uomo, mettendo in serio pericolo l'incolumità di un Jim inopinatamente rincasato in anticipo. Materia scottante e ancora oggi per certi versi tabù, in anni in cui il progressismo femminista ha cercato (senza riuscirvi) di obliterare l'ambiguità del desiderio erotico femminile. E' un fatto che moltissime donne coltivino nel proprio inconscio la fantasia dello stupro (oniricamente rappresentato in maniera erotica e privo di violenza), la quale non è da intendersi ovviamente come il desiderio di essere stuprate (un pensiero di cui invece si ha orrore), bensì come voglia di essere possedute dal proprio uomo, un uomo sicuro e deciso anche nel fare l'amore. Gli psicologi, gli psicanalisti e gli altri esperti che hanno analizzato la fantasia dello stupro hanno elaborato tre spiegazioni principali: 1) discolparsi: spesso la sessualità è ancora accompagnata da un sentimento di colpevolezza, cosciente o no. Una donna che si immagina vittima di un atto sessuale forzato non si sente più in colpa per il piacere provato; 2) sentirsi irresistibile: la donna immagina di essere costretta ad avere dei rapporti sessuali con un uomo che la trova talmente irresistibile da non riuscire a controllare i propri istinti; 3) prendere il potere: secondo la sessuologa Sophie Cadalen “l’incontro sessuale è una lotta inconscia. Una lotta molto gradevole in cui i nostri desideri si affrontano, in cui i due partner oscillano tra l’abbandono e la presa di potere”. Nella fantasia dello stupro il desiderio di sottomissione e quello di dominazione coesistono, permettendo così di gestire il desiderio e il ruolo di ciascuno dei due partner. Mentre si consuma questa "attrazione fatale" seguiamo anche le vicende del povero Jim, preso di mira dai colleghi invidiosi e malelingue, i quali gli metteranno la proverbiale pulce nell'orecchio fino a provocare in lui una violenta reazione totalmente estranea al suo carattere solitamente bonario. Purtroppo la tragedia non si concluderà così ma verrà interamente consumata davanti alla casa dei due sposini, presso cui il criminale tenderà un agguato a Jim finendo poi ucciso da uno dei suoi amici e uccidendo accidentalmente la stessa Lorna, artefice dunque della propria rovina come di quella altrui. D'altra parte se è la legge della Giungla ciò che regola i rapporti di forza nella moderna e "progressista" società contemporanea, l'outcome non può che essere la lotta furibonda tra maschi per il possesso delle femmine, un imbarazzante corollario della nostra natura ferina e irrazionale. Inframmezzato da segmenti "biblici" tra il serio ed il faceto, in cui un predicatore rievoca le vicende di Sodoma e Gomorra, questo film di Russ Meyer è sicuramente un cult movie da visionare con interesse ancora oggi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati