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Nudisti per caso

Regia di Franck Landron vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Nudisti per caso

di Paul Hackett
4 stelle

Allettati da un prezzo a dir poco invitante, il tontolone fornaio Olivier e la bella e insoddisfatta moglie Sophie acquistano in multiproprietà una casetta su un'isola, per poi scoprire che si trova proprio al centro di un'area popolata da nudisti che, oltre al naturismo, si dilettano con orge, voyeurismi e scambi di coppie. Dopo il primo momento di comprensibile sconcerto, Sophie si lascia via via irretire dall'atmosfera licenziosa dell'isola e, blandita dalla sensuale vicina Juliette e corteggiata insistentemente dal superdotato Jacky, comincia ad essere sempre più tentata dal lasciarsi andare. Ma siamo proprio sicuri che Olivier non sapesse nulla delle abitudini eccentriche dei frequentatori dell'isola? Poteva essere un simpatico e liberatorio apologo sulla libertà e la diversità dei costumi sessuali, ma evidentemente il regista Franck Landron aveva altro in mente e il deprimente risultato è un filmetto erotico da quattro soldi, che mostra corpi integralmente nudi (e sovente ansimanti), maschili e femminili, ma, ipocritamente, evita accuratamente di mostrare erezioni e penetrazioni (decisamente più onesta la pornografia), senza peraltro risparmiarci tutto il prevedibile e irritante corollario sulle frustrazioni sessuali dei piccolo-borghesi che, ogni tanto, hanno bisogno di darsi qualche piccolo brivido (ovviamente di piacere) e, all'opposto, sulla voglia di tenerezza dei disinibiti nudisti (il desiderio di maternità, e quindi di "normalità", di Juliette). Cast abbastanza anonimo: mediamente sono più espressivi i peni e le vagine doviziosamente inquadrati in frequenti primi piani che la media degli attori impegnati nel progetto. L'univo volto (ehm...) che mi sento di segnalare è quello (peraltro bellissimo, davvero) della protagonista Barbara Schulz (disgraziatamente l'unica che resta vestita per tutto il film ma, significativamente, la più sensuale del disinibito lotto). E' lei, ennesima bellezza del cinema francese (una vera fucina di "talenti", in questo senso), la seconda stella aggiunta ad un voto altrimenti pessimo.

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