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Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera

Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film

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vicky13

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La recensione su Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera

di vicky13
10 stelle

 

 

primavera estate autunno inverno... e ancora primavera

 

 

Questo film di Kim Ki – Duk , non è per me,

solo un film sulle stagioni della vita e sulla ciclicità dell’esistenza,

ma è anche una riflessione sulla responsabilità di tutte le nostre azioni

in tutte le età della nostra vita.

Di come il bene e il male, che facciamo involontariamente e/o deliberatamente,

trasformerà noi stessi nello spirito ed influenzerà anche la vita degli esseri viventi vicini

a cui queste azioni nel bene o nel male sono dirette, sia  che le subiscano , sia che siano  semplici spettatori.

Nella vita nulla accade per caso e tutto è concatenato; evoluzione dello Spirito .

Il dolore causa e porta altro dolore, l’ odio altro odio, la condivisione della  gioia, altra gioia,

ma da tutto questo , se gioia e dolore , se odio e amore altro non sono che le due facce di una identica

 medaglia , non si può vivere nel mondo e nella vita  se non dilaniati nella realtà tra due poli opposti,

in tal senso , tutti ugualmente aneliamo e ricerchiamo  la serenità dello spirito .

La serenità e  la  pace per il buddismo  risiedono nella trascendenza dalle cose terrene e nell’allontanamento dalle cose del

mondo e dalla violenza delle passioni della vita , ma da cui nessuno per quanto pratichi l’ascesi e la

 perfezione può esimersi, come il maestro che si da fuoco dopo che il suo discepolo è stato consegnato alla

giustizia umana.

Tutte le nostre azioni , per Kim Ki duk, sono influenzate da un Karma, che altro non è che espiazione e

 redenzione di precedenti azioni.  Come sarà più  esplicito in “Pietà”.

Nella maturità della vita, quando tanto abbiamo vissuto e tanto abbiamo sofferto ed espiato,

tutti possiamo  diventare maestri per chi la vita ancora la deve vivere , senza esserne stati genitori e al

posto di chi genitore lo è per errore.

(Tutti possiamo essere maestri del bimbo e nessuno può essere solo genitore) portandoci appresso, come

 pietra greve, la nostra esperienza,  senza lasciare che il suo peso affondi noi stessi nel baratro ,

ma che al contrario, ci elevi , per poter vedere le cose dall’alto , con giusta distanza e distacco, sì da poter

 raggiungere  quella saggezza, diversa da individuo  a individuo , ma unica in quanto tale e

che come tale necessita di essere tramandata  da generazione in generazione come tesoro dello spirito , in un mondo

dove tutto è vanità e dove nulla è perfetto .

Le parole del  Sutra del Cuore , sulla vanità delle cose ,  il maestro fa incidere al suo allievo, affinchè lo spirito si purifichi 

e ne fa colorare la forma ai poliziotti affinchè comprendano .

 La forma non è altro che vuoto , il vuoto non è che forma ; ciò che è forma è vuoto , ciò

che è vuoto è forma; lo stesso è per sensazione , percezione , discriminazione e coscienza.

Tutte lo cose sono vuote apparizioni . In questo senso il boomerang del bene e del male,

I due poli opposti della stessa realtà si annullano come in una equazione nella pace dello Spirito.

 

 

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