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Van Helsing

Regia di Stephen Sommers vedi scheda film

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La recensione su Van Helsing

di scandoniano
2 stelle

Oddio, da dove cominciamo??? Si tratta di un calderone inestricabile in cui cuociono praticamente tutti i personaggi letterari che hanno animato la fantascienza ottocentesca. Van Helsing (non Abraham, come nel romanzo di Stoker), ma Gabriel, è un giovane cacciatore di mostri (non un attempato medico), che viene formato dai tibetani e dai musulmani ma è al servizio del Vaticano per distruggere le creature coeve più mostruose. Ed ecco che dopo aver distrutto Dottor Jeckyll (o meglio Mister Hide) in Transilvania (!) , un potente esponente del clero cattolico gli mostra un powerpoint su maxischermo in cui, perfettamente in posa, si possono scorgere le figure dei figli di un Barone rumeno la cui famiglia combatte da decenni Dracula. Quando Van Helsing si reca in Transilvania, scopre di essere lui il leggendario braccio sinistro del Signore che ha ucciso il Vampiro quando era in vita, destinandolo ad essere un non-morto. Con l’aiuto di un fraticello che pare il figlio segreto dell’ispettore gadget e con quello part-time, tra una seduta di parrucchiere ed una di estetista, della bella e coraggiosa Anna, Van Helsing sconfiggerà Dracula e le sue amanti volanti, riportando la pace nella famiglia Valerious.
No, non è una parodia di Dracula filmata Mel Brooks o Monty Pyton; purtroppo è tutto vero. Da una deriva mentale di Steven Sommers, che scrive, dirige e produce il tutto, un film che nelle intenzioni doveva essere un omaggio al cinema del passato della Universal, ma che finisce per essere una pugnalata infima al cuore dello spettatore. Non c’è nessun valore stori(ografi)co della pellicola, nessuna parvenza di verosimiglianza, ma solo citazionismo malriuscito che finisce per essere un mattone senza nessun motivo di essere. Hugh Jackman interpreta l’ambiguo Van Helsing: sta malissimo con la chioma lunga, assume espressioni alla Natalino Balasso ed è sinceramente sprecato. Kate Beckinsale conferma, se ce ne fosse stato bisogno, di essere tanto bella quanto incapace a recitare, ma i costumisti non l’aiutano di certo: in un film che è principalmente action (seppur intriso di tinte fantasy, gotiche e fumettistiche), è assurdo che sia costretta a correre su stivali che le impediscono di muoversi in libertà; per di più, ogni inquadratura, anche se dopo una terrificante testata ad una roccia dopo volo di 50 metri, la ritrae perfettamente agghindata, pettinata, truccata, ma soprattutto illesa!
Il film è uno schiaffo al cinema ed al suo valore storiografico, un obbrobrio insulso che nemmeno l’avvenenza delle 4 splendide protagoniste femminili ed un’estetica decisamente notevole (location e fotografia da brividi) salva dal più basso dei voti possibili.

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