Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Interessante opera giovanile di Nicolas Winding Refn a metà strada tra il poliziottesco nostrano anni '70 e “Pulp Fiction”. Un po' troppo insistito il ricorso alla camera a spalla.
Film a basso budget trasformatosi in una sorta di cult dopo l'esplosione del regista Nicolas Winding Refn. È un viaggio che attraversa una settimana di vita all'interno della low-life di Copenhagen e che incede con ritmo costantemente alto e colpi di scena dietro a ogni angolo. Un po' alla “Pulp Fiction”, diciamo, influenza peraltro evidente anche nei dialoghi, sempre dettaglaiti e incentrati su particolari apparentemente poco importanti. A tratti a me ha poi ricordato anche il canovaccio classico del poliziottesco italiano anni '70. Molto bravo il protagonista Kim Bodnia, insistito e un po' fastidioso invece il frequente ricorso all'uso della camera a spalla. Molto interessante ma non certo un capolavoro.
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