Nel prologo, anno 1808, assistiamo alla fucilazione di patrioti e di un ufficiale profanatore di tombe. Poi si passa al presente, ed ecco un uomo che mostra a due bimbe foto "oscene" dei monumenti di Parigi, un assassino messo in libertà, la repressione di una manifestazione che inneggia alle catene...Le convenzioni sociali della borghesia, perfidamente rovesciate, rivelano tutto il loro assurdo. Uno dei film più limpidi e divertenti del tardo Buñuel, che recupera una acredine inconciliata insieme ad una olimpica semplicità. L'ultima immagine è il primo piano di un surreale e distante struzzo.
Interessantissima,nonchè bizzara opera del grande regista surrealista spagnolo: la logica va a farsi benedire ma l'interpretazione dei sogni e il gusto per l'assurdo lascia spazio ad ogni interpretazione dello spettatore.Grande il cast.
Forse Bunuel in questo film ha superato addirittura la dimensione surrealista! Perverso, sarcastico e "assurdo" fino al midollo. Sicuramente una delle sue opere migliori, in cui prendono forma i suoi temi e le sue ossessioni più care
Un nuovo interessante film surreale di Bunuel, ancora una volta ambientato nella borghesia. Nel complesso la sua visione riesce abbastanza facile, essendo un susseguirsi di situazioni grottesche. Bello l'episodio della "sparizione" della bimba.
Nella Spagna del 1808, i francesi saccheggiavano chiese, profanavano tombe e fucilavano i patrioti (tra i quali un Bunuel che si concede un gustoso cameo) che morivano al grido "abbasso la libertà". E' una delle "leggende"di Braquer questa, che una governante sta leggendo su una panchina del parco di Parigi. Poco lontano, un uomo osserva rapito due ragazzine che giocano sullo scivolo, gli… leggi tutto
Un film sul piacere di fare film. O soltanto una goliardata, lo scherzo di un animo surrealista ed anarchico? Non mi pare che il film ad episodi l'abbia inventato Bunuel nel 1974, nè tantomeno l'utilizzo di personaggi, situazioni, oggetti, suoni come 'testimoni' fra una scena e la seguente: quante persone avrebbero visto questo film se non ci fosse la sua firma? Il nonsense, il non sequitur, la… leggi tutto
Avrei voluto inserire nella mia lista anche "Él" (uno dei capolavori del periodo messicano di Buñuel), ma purtroppo il sito non me lo consente, non so perché.
Ho sempre amato il cinema…
Come dicevo il primo maggio dello scorso anno presentando la prima selezione, non si tratta sempre di CAPOLAVORI con la lettera maiuscola, cioè riconosciuti tali a furor di popolo (e/o di…
“Mamma, io ho fame!”
“Non si dicono queste cose a tavola! È da maleducati.”
Delle truppe napoleoniche occupano una chiesa di Toledo, uccidendo gli spagnoli e profanando il corpo della santa protettrice dell'edificio, incredibilmente non decomposta.
Ma è solo un racconto, narrato al parco dalla tata di due bimbe, che si isolano per…
Col suo "Fascino Discreto" Bunuel aveva realizzato uno dei capolavori assoluti dell'arte cinematografica, nonchè vetta ulteriore di un percorso artistico fra i più originali ed entusiasmanti del Novecento. Aveva magnificamente dato una forma definitiva all'estetica surrealista, decretando la superiorità dell'approccio onirico su quello psicologico e adeguandovi, di…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Espressione di un cinema ribelle e di insistita libertà stilistica, Luis Bunuel ci illustra i falsi miti e i falsi metodi di giudizio di un'umanità imprigionata dalla civiltà, che si è autodemolita costruendosi addosso e intorno divine e profane credenze. Si perde qualunque limite nel lungometraggio di Bunuel, che inizia collegando le storie quasi come "La Ronde" di Ophuls, e poi…
Uno degli attori che ha saputo meglio interpretare la tipologia dell’uomo borghese nelle sue diverse e sfuggenti sfaccettature caratteriali è stato a mio avviso Michel Piccoli. Nella sua lunga carriera, molti grandi…
Il cinema di Luis Bunuel è una spruzzata di intelligenza viva rivolta contro la passiva acquiescenza di uno stato delle cose accettato per abitubine e difeso per opportunità. Gli attacchi più…
Nella Spagna del 1808, i francesi saccheggiavano chiese, profanavano tombe e fucilavano i patrioti (tra i quali un Bunuel che si concede un gustoso cameo) che morivano al grido "abbasso la libertà". E' una delle "leggende"di Braquer questa, che una governante sta leggendo su una panchina del parco di Parigi. Poco lontano, un uomo osserva rapito due ragazzine che giocano sullo scivolo, gli…
A pagina 32 del giornale di questa settimana leggo "..su FilmTv non ci sono solo i buoni vecchi utenti. Ce ne sono di nuovi, sempre di più. Mel mese di agosto abbiamo registrato una delle massime affluenze di…
Onde evitare fraintendimenti o la banale retorica, do per scontato che, per chiunque si definisca cinefilo, guardare un film in sala sia la cosa migliore; sia il posto naturale. E se come molto spesso non è possibile?…
La concatenazione delle immagini come flusso di idee ininterrotto saltellante nella conferma incessante che non esiste realtà confermabile come tale. La stravagante messainscena dei nostri sensi nel percepire ogni giorno situazioni diversissime allo stesso modo; il filo conduttore forse non è la follia dell'esistenza ma la stupidità dell'uomo nel non accorgersi della stessa. Il confine…
Già... Gli esportatori di pace con lanci di bombe al fosforo, la democrazia imposta a bastonate
e adesso anche il povero oscurantismo medioevale schiaffeggiato dalla potente lobby degli
scienziati... ma che bel…
Il mio Bunuel preferito, il più surreale e divertente di tutti. Rompe ogni legame con il cinema narrativo, il protagonista cambia continuamente, struttura tutto il film come una serie di episodi soncatenati in modo surreale e con leggerezza. Bunuel è un regista in continuo cambiamento, stavolge il linguaggio del cinema ma anche il suo stesso linguaggio pur continuando a divertirsi giocando con…
PARTE TERZA: GLI ANNI DELLA MATURITA’ E DELLA CONSACRAZIONE DEFINITIVA, OVVERO QUANDO IL “NOME” DIVENTA “LEGGENDA”. Ed eccoci arrivati al capitolo finale: ancora un decennio e più in cui il regista riuscirà…
"In platea fra la gente il sogno di Danzica vivrò...chino sopra gli alambicchi di ideali non si vive più...E' una sera molto strana..."
(Giuni Russo).
Dedicata a Giuni Russo, che ama l' Arte e la Poesia, e alla…
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Commenti (6) vedi tutti
Voto 7,5. [09.06.2013]
commento di PPInteressantissima,nonchè bizzara opera del grande regista surrealista spagnolo: la logica va a farsi benedire ma l'interpretazione dei sogni e il gusto per l'assurdo lascia spazio ad ogni interpretazione dello spettatore.Grande il cast.
commento di luxandraVoto 8,5 Totale
commento di luca826Forse Bunuel in questo film ha superato addirittura la dimensione surrealista! Perverso, sarcastico e "assurdo" fino al midollo. Sicuramente una delle sue opere migliori, in cui prendono forma i suoi temi e le sue ossessioni più care
commento di carlos briganteUn nuovo interessante film surreale di Bunuel, ancora una volta ambientato nella borghesia. Nel complesso la sua visione riesce abbastanza facile, essendo un susseguirsi di situazioni grottesche. Bello l'episodio della "sparizione" della bimba.
commento di stalker63il film più eccentrico e surreale di Bunuel
commento di bocchan