Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Serial killer travestito da malavitoso rapisce sciuretta milanese, lasciandosi dietro la più classica delle scie di sangue. Tutti i dettagli in cronaca (nera).
Film di culto, a me sembra molto più derivativo (per dire, lo Scorpio dell'omonimo Caso affidato a Dirty Harry Callahan) che innovativo.
Il personaggio di Sacchi non è male ed è ben recitato, anche se è un ammazzasette senza moventi e questo rende più semplici le cose agli sceneggiatori.
A proposito della sceneggiatura, ha almeno una voragine: perché Silva non aspetta di vedere chi ritira le valigie coi denari in riva al fiume? Non si porta dietro nemmeno
un walkie-talkie? Allora ha ragione Pino Caruso in La donna della domenica quando si lamenta ("La polizia trema, la polizia non può sparare, la polizia non trova mai un cazzo!").
Nel complesso le osservazioni socio-politiche sembrano appiccicate un po' a caso.
Comunque, anche per la qualità delle riprese d'azione, resta uno dei
titoli migliori del genere.
Ci fossero le mezze stelle, ce ne starebbe una.
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