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Improvvisamente, un uomo nella notte

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Improvvisamente, un uomo nella notte

di degoffro
4 stelle

Miles e Flora sono rimasti orfani di entrambi i genitori, morti in un incidente in India. Vengono affidati al ricco zio, uomo d'affari amante della bella vita e delle donne e che non ha alcuna intenzione di occuparsi dei nipotini. Li lascia nella villa di campagna insieme alla governante Mrs. Grose, la giovane istitutrice Miss Jessel e il giardiniere Peter Quint. Proprio quest'ultimo ha un ascendente fortissimo sui ragazzi che ne subiscono il fascino ambiguo, amorale e sinistro. Giocano con lui a nascondino, ascoltano i suoi divertiti racconti (le buffe truffe orchestrate da suo padre) e le sue filosofiche riflessioni su amore e morte (per Quint "Odiare è la stessa cosa di amare, certe volte!"). Si divertono con le sue folli espressioni facciali, lo osservano mentre sadicamente mette un sigaro in bocca ad un rospo fino a farlo esplodere o mentre inscena curiosi riti woodoo su una bambola che rappresenta l'odiata Mrs. Grose. Imparano da lui ad andare a cavallo, a tirare con l'arco, a far volteggiare gli aquiloni, improvvisando anche assai rischiosi voli personali con deltaplani artigianali. Prendono fin troppo sul serio le sue affermazioni ("I morti non sono in nessuna parte, perché in nessuna parte possono andare"), e ne imitano di continuo i gesti e le azioni, anche quelli più balordi. Così Miles lega con la corda la sorella, inscena con lei una simulazione di approccio sessuale e di violenza così come ha visto fare dal rozzo Peter con l'amante Miss Jessel. E proprio la relazione sessuale, perversa e depravata, tra il giardiniere e l'insegnante, fortemente osteggiata da Mrs. Grose, tanto da impedire a Quint di entrare in casa e per questo lasciata per un intero giorno, con uno stratagemma, dai ragazzi nella loro casetta sull'albero, fa precipitare la situazione. Miss Jessel trova la morte di notte annegando nel laghetto della villa davanti agli occhi di Flora dopo che Miles ha creato una falla nella barca; Miles stesso poi uccide Peter colpendolo con una freccia prima al petto e poi alla testa. E intanto la nuova istitutrice arriva alla villa. Ma questa è un'altra storia. Basato sui caratteri di "Giro di vite" di Henry James si legge sui titoli di testa. In effetti "Improvvisamente un uomo nella notte" ("The nightcomers" in originale) costituisce un antefatto del celebre romanzo di James, un curioso prequel dell'ottimo "The innocents" che Jack Clayton ha tratto proprio da quel libro. Peccato che, nonostante la presenza di Marlon Brando, a dire il vero piuttosto sbiadito ma già impegnato in ardite sequenze erotiche un anno prima di "Ultimo tango a Parigi", "The nigtcomers" non renda un buon servizio né a James né al film con Deborah Kerr. Forse a causa della regia anonima e monocorde di Michael "giustiziere della notte" Winner che lo ha girato tra i suoi due western "Io sono la legge" con Burt Lancaster e "Chato" con Charles Bronson. Il difetto più evidente è il fatto di essere particolarmente lento e tedioso, soprattutto nell'ultima parte quando si dovrebbe raggiungere il picco nella tensione. Tutto invece si risolve, in modo anche particolarmente sbrigativo, meccanico e poco chiaro, nel consueto racconto di fanciulli dall'apparenza angelica ma in realtà capaci delle azioni più subdole e diaboliche. Del tutto privo della necessaria ambiguità, il film si limita ad una morbosità di seconda mano, spesso di cattivo gusto. Là dove Clayton, grazie anche alla perfetta sceneggiatura di Truman Capote e William Archibald, era riuscito a costruire un sapiente gioco di allusioni e non detti, rispettando in immagini lo scritto di Henry James ed insinuando nello spettatore il legittimo dubbio sulla sanità mentale della protagonista, Winner si accontenta di una messa in scena plateale e gonfia, poco convincente, dato il soggetto (alcuni piccoli particolari che facevano la forza di "Suspense" qui risultano superflui come il topo nella biancheria, il verme nella verdura, Miles che immagina di colpire alla gola con l'arco Mrs Grose). E non aiuta nemmeno il cambiamento, rispetto a James e Clayton, di alcuni caratteri (Mrs Grose è resa più arcigna e cinica, spesso sprezzante, soprattutto nei confronti di Quint definito senza mezzi termini "un leccapiedi che ha spalato solo letame", i ragazzini sono più adulti e consapevoli, troppo esplicitamente malefici e crudeli). Il risultato così è spesso greve, sbagliato, torbido ma non come avrebbe voluto, anzi a forte rischio di ridicolo involontario. L'idea era stuzzicante ed originale: visti i risultati però si tratta di un'evidente occasione sprecata. Un dialogo in barca tra Flora e Miss Jessel anticipa le vicende future che coinvolgeranno i due ragazzini e la loro nuova istitutrice: "Il mondo è un posto fatto per la violenza. Di veramente inoffensivo non c'è niente. Anche i morti sono capaci di farti del male!" Il ruolo di Miss Jessel era stato inizialmente offerto dal regista a Vanessa Redgrave. Scritto da Michael Hastings.

Voto: 5

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