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Improvvisamente, un uomo nella notte

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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La recensione su Improvvisamente, un uomo nella notte

di maso
5 stelle

 

 

 

Uno dei film minori nella carriera di Marlon Brando ma non privo di spunti interessanti seppur diseguale e imperfetto.

L'ambientazione inglese di fine ottocento favorisce in qualche modo la storia inquietante di due giovani orfani, fratello e sorella, che vengono affidati alle cure dello zio che parte però ben presto per Londra e li lascia nella sua grande magione situata in aperta campagna dove vivono anche l'integerrima governante, l'insegnante e il giardiniere Peter Quint.

Lo stravagante factotum interpretato da Brando con il proverbiale mestiere prende Flora e Miles in simpatia e trascorre le giornate con loro impartendo lezioni di vita filosofeggianti da vecchio filibustiere che non disdegna qualche bicchiere di brandy e una buona birra per distrarsi un po'.

I due ragazzini hanno però un atteggiamento malato e morboso nei confronti di Peter: Miles lo spia spesso mentre si concede ai piaceri della carne con Miss Jessel, l'insegnate prova un vero sentimento per Peter che al contrario la sottomette praticando il bondage. Flora e Miles cominciano a ripetere i gesti di Peter sviluppando un'indole perversa oltre a compiere riti vodoo con bambole di pezza e fantasticare su uccisioni e malvagità.

I due giovani prenderanno il sopravvento sui loro tutori diventati oggetto delle loro macabre fantasie di morte.

Lo sviluppo della storia è un po' troppo soft e le venature horror sono vagamente sbiadite e a volte sfociano nella comicità involontaria ma il film ha comunque degli angoli di interesse come le scene in cui Brando interagisce con i ragazzini dimostrando una volta di più di essere un attore a tutto tondo, le scene di sesso anticipano un po' quelle che praticherà in "Ultimo Tango a Parigi" con maggiore riuscita ed espressività vista la trama e l'uomo dietro la mdp, ciononostante Winner sfrutta come meglio può l'occasione di riprendere il grande Marlon Brando che sembra comunque divertirsi in questo ruolo che credo accettò più per motivi alimentari che artistici.

Qualche scena è molto bella e ben costruita come il tranello perpetrato ai danni di miss Jessel che in pratica avvia il meccanismo che conduce al seguito della storia raccontata in "The Innocents" con Deborah Kerr.

 

Michael Winner e Marlon Brando sul set di "The Nightcomers"

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