Regia di Paul Vecchiali vedi scheda film
Helene e Sonia, vivono insieme, sono due attrici, una ex e una che ancora cerca di trovare ruoli ma con molta fatica. Helene si è adattata a lavorare a casa per una società che fa fare trascrizioni di lettere con bella calligrafia, facendo le pulizie per un vicino e rammendando vestiti per clienti occasionali. Le due si divertono a recitare anche nella vita di tutti i giorni tra loro, come rapite da rimpianti e delusioni. Hanno avuto lo stesso marito e sono rimaste entrambe sole in questo appartamento vicino al cimitero di Montparnasse a Parigi. Alcuni personaggi entrano via via in casa, fino a che non scapperà il morto e Sonia che sembra la più vulnerabile diventa gradualmente schizzofrenica fino al finale in cui le due donne ricevuta l'eredità dell'ex marito festegiano con lo champagne che appare per tutto il film come unico modo per fuggire. Un bianco e nero sgranato, da 16 mm, due attrici stupefacenti, una regia esemplare, risate amare, canzoni e drammi. Héléne Surgere e Sonia Saviange (quest'ultima è la sorella di paul Vecchiali) colpirono così tanto Pier Paolo Pasolini, che adorò questo film, presentato alla Mostra di Venezia del 1974, dove ci fu una retrospettiva d Paul Vecchiali. Le volle infatti in Salò, l'anno successivo, Sonia nel ruolo della pianista muta che si suicida e Hèléne invece era una delle narratrici. I due personaggi hanno lo stesso nome delle attricicome a unire la vita parallela reale e quella cinematografica-teatrale. Presentato anche in altri ambiti in Italia compreso il Napoli Film Festival 2012 e il Sicilia Queer FilmFest 2013, meriterebbe assolutamente un'uscita in dvd. Il massimo, se lo merita per il coraggio e per la poesia.
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