Espandi menu
cerca
Audition

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

Recensioni

L'autore

cheftony

cheftony

Iscritto dal 2 marzo 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 100
  • Post 6
  • Recensioni 471
  • Playlist 14
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Audition

di cheftony
8 stelle

"Le parole creano solo bugie. Del dolore invece ti puoi fidare. Sei d'accordo? Il dolore lo senti, grazie al dolore fisico scopri anche il tuo corpo."

Aoyama, vedovo da sette anni e con un figlio ormai adolescente con cui coltiva un bel rapporto aperto, non sostiene più la propria solitudine e decide di risposarsi, pur non avendo ancora conosciuto una persona papabile. Gli concede questa possibilità Yoshigawa, un amico produttore cinematografico, disposto ad aiutarlo organizzando un'audizione per un film che non verrà mai fatto al solo scopo di vagliare un alto numero di ragazze, fra cui trovare la "prescelta" ad essere la futura moglie di Aoyama.
Aoyama perde immediatamente la testa per la giovane e distaccata Asami e, nonostante l'amico lo metta in guardia dal fatto che Asami ha fornito un curriculum pieno zeppo di invenzioni e indirizzi inesistenti, si lascia inebriare dalla sua gelida bellezza, dalla sua vita difficile e la richiama per vederla. Se i primi appuntamenti filano lisci, dopo la prima notte passata insieme Aoyama si risveglia solo nel letto; Asami se n'è andata.
Tornerà. Ma prima Aoyama incontra il vecchio istruttore di danza della sua amata e si reca al bar dove lei lavorava, scoprendo una realtà spaventosa, che lo coinvolgerà dapprima emotivamente con disturbanti visioni oniriche e poi anche fisicamente...

Audition, film di Takashi Miike, autore giapponese molto apprezzato da Quentin Tarantino, inizia con una situazione individuale e familiare melanconica ben sviluppata per un'intera ora (nonostante l'espediente di Yoshigawa sia degno di una commedia), in cui Aoyama comincia a conoscere Asami, mentre lo spettatore, per contro, subodora qualcosa di strano per poi rimanere sconvolto da una seconda parte delirante e gore nel finale. Difficile non farsi prendere da questo film, diretto con arguzia e mano ferma da Miike, ottimamente recitato e con una bella fotografia, con una storia che riesce ad intristire e terrificare, sul filo di uno strano dualismo amore/dolore che Aoyama è destinato a scoprire.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati