Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
L'intenzione di Soldini era sicuramente quella di ripetere il successo di "Pane e Tulipani" ma siamo a tutt'altro livello. La storia è alquanto disordinata, con numerosi personaggi , quasi macchiette, che intersecano le loro vite e rimangono perennemente attoniti di fronte a questo interseco, con l'aggiunta che la protagonista (una Maglietta sempre brava e ctredibile) oltre che attonita produce corto circuiti ogniqualvolta si avvicina ad una fonte di elettricità, quasi ad esprimere l'inconscio rifiuto di un mondo in cui vive senza alcuna soddisfazione. Con il proseguire della storia anche lei verrà presa dal tourbillon dei personaggi che di volta in volta cambiano personalità e modo di vivere senza però andare da nessuna parte. Il film è troppo lungo e stiracchiato per questa non storia di pseudo conflitti umani : in fondo i personaggi cambiano solo apparentemente e intimamente rimangono sempre sè stessi. Morale della favola ? Non ce n'è, secondo me, o se c'è è troppo ben nascosta. Piacevole rimane comunque osservare la bravura di tutti gli attori, in particolare Battiston il quale si dimostra professionista di razza e dovrebbe diventare uno dei nostri migliori attori se non si fa inscatolare nel ruolo del pingue veneziano bambinone e cialtrone.
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