Regia di Tim Burton vedi scheda film
Forse Edward Bloom è proprio Tim Burton che, con Big Fish, ci ha regalato una meravigliosa dichiarazione di poetica. E' una sintesi delle tematiche affrontate da Burton nei suoi film precedenti e che possono essere riassunte con un'unica frase: il mondo fantastico dipinto dal regista è veramente così assurdo ed irreale? Batman, Edward Mani di Forbice, il Cavaliere senza testa, il gigante Karl, la strega con l'occhio di vetro che ti fa vedere il momento della tua morte ed altri personaggi della collezione del regista, di certo non potrebbero esistere nel mondo "reale". Ma che cosa è la realtà? E' ciò che ci viene imposto in quanto ufficialmente accettato dalla massa e che spesso degenera in mediocrità? Certo, non si può perdere completamente il contatto con il mondo reale, ma forse Tim Burton vuole soltanto ricordarci che noi siamo esseri dotati di una formidabile capacità di sognare, creare ed immaginare ed anche questa è una forma di realtà. E' una sorta di compensazione con la realtà quella "vera", che rende più facile vivere in questo mondo immaginadone uno più colorato, emozionante, fantastico. Edward Bloom è riuscito in questo e, grazie alla sua straordinaria capacità di sognare anche sul punto di morte, si è creato, aiutato dal figlio, un'uscita di scena memorabile. Quanti di noi sarebbero capaci di farlo?
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