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La famiglia

Regia di Ettore Scola vedi scheda film

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La recensione su La famiglia

di OGM
8 stelle

La storia di una famiglia interpreta compiutamente, in tutti i suoi aspetti, il senso dello scorrere del tempo: questo spettacolo di adulti che invecchiano e muoiono, di bambini che nascono e crescono, raffigura emblematicamente l'evoluzione del mondo, fatta di persone e cose che appaiono e scompaiono, e in parte cambiano, in parte restano sempre uguali. Il susseguirsi delle generazioni fornisce quella continuità che consente di trovare un filo conduttore, un criterio di giudizio, un termine di paragone in una vicenda dai tratti mutevoli, che fa proprie le mode e le tendenze delle varie epoche, condizionando i caratteri degli individui. Noi tutti siamo quello che, con le nostre azioni, rappresentiamo nella successione degli eventi, grandi e piccoli che siano, particolari oppure universali, e che, a nostra insaputa, ci rende funzionali ad un significato globale in divenire. Per questo ogni istante è, insieme, provvisorio ed eterno: passato e futuro sono categorie mentali relative, perché tutto ciò che è destinato ad esistere passa, prima o poi, per il presente. In questo film, Ettore Scola conferisce uguale dignità ad ogni momento: percorrendo l'arco di ottant'anni, ritrae ogni attimo come se fosse adesso, attribuendogli la smisurata importanza di cui ciascuno di noi, istintivamente, tende a caricare tutto ciò in cui si trova momentaneamente immerso. Ma forse quest'operazione, più che dalla nostra volontà, deriva dalla prepotenza dell'attimo fuggente, che si impone a noi pretendendo tutta la nostra attenzione: e, non potendo trattenersi a lungo, cerca spazio nella nostra mente, impossessandosi di una porzione di memoria. E lì resta in allerta, pronto a rispondere ai nostri richiami, per decretare, di volta in volta, che ciò che ritorna in superficie, dopo tanti anni, giunge sempre troppo tardi, con la misera ed amara consolazione di essersi, fortunatamente, sottratto alla definitiva condanna del mai più.

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