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I falchi della notte

Regia di Bruce Malmuth vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su I falchi della notte

di John_Nada1975
7 stelle

Rutger Hauer avrebbe oggi 80 anni, ma non gli ha mai raggiunti.

La notte di Capodanno, una donna che sembra un'infermiera di ritorno dal lavoro cammina per una strada newyorkese downtown, invernale deserta e cupa. Non proprio deserta: tre rapinatori la circondano e le chiedono il portafoglio. Ma hanno scelto la vittima sbagliata: la donna si rivela essere il poliziotto "en travesti" Deke DaSilva (Sylvester Stallone). Mentre il suo socio Matthew Fox (Billy Dee Williams) elimina uno dei tre delinquenti che funge da palo, Deke elimina il secondo e insegue il terzo fino alla banchina superiore della metropolitana come in "The French Connection", dove lo mette fuori combattimento e lo arresta. I due poliziotti sono i "Nighthawks/Falchi della notte": vagano di notte per New York in borghese, alla ricerca di questo tipo di fetenzia criminale

"Terrore a Londra"

Nello stesso momento, nella lontana Londra, il terrorista tedesco Heymar Reinhardt, alias Wulfgar (Rutger Hauer al suo primo vero film americano dopo l'anteprima" de "Il Seme dell'odio" [The Wilby Conspiracy] [1974],di Ralph Nelson, è che lo porterà a "Blade Runner") , compie un attentato dinamitardo in un grande magazzino Harrod's ispiratosi ad un fatto vero(il doppiaggio tedesco lo rende olandese), dove la commessa carinissima Catherine Mary Stewart giovane, viene gratificata pure dai complimenti sulla sua avvenenza del farfallone Wulfgar, mentre posiziona con il piede l'esplosivo potentissimo che dilanierà pure lei, sotto al suo bancone della profumeria. Un pò come il terrorista fedayn playboy Yorgo Voyagis, con la radiolina imbottita di esplosivo per la canzone "Ti Amo" di Umberto Tozzi, della hostess innamorata Ornella Muti, in un celebre episodio de "I Nuovi mostri".
In una telefonata all'agenzia di stampa statunitense United Press, Wulfgar afferma che l'attacco è stato un duro colpo al colonialismo britannico. Poiché nell'attacco vengono uccisi anche dei bambini, i gruppi terroristici per cui Wulfgar lavorava, come accadde con il vero personaggio ispiratore Carlos, si tirano indietro. L'Europa diventa per lui troppo calda. Un intervento chirurgico al viso a Parigi, e dopo, può raggiungere la Grande Mela; presto seguito dalla sua fedele soldatessa Shakka Holland (Persis Khambatta).
Lì, Deke e Matthew vengono assegnati alla nuova unità dell'Antiterrorist Action Command (ATAC, che risate a Roma), addestrata da Peter Hartman (Nigel Davenport nientepopodimeno, in un cast eterogeneo europeo-americano, molto interessante ). L'esperto britannico di antiterrorismo esige che gli investigatori diventino spietati come i terroristi a cui danno la caccia. Presto, le strade del duo investigativo e del terrorista si incroceranno per la prima volta.

"Il tempo del dominio di Stallone"

Qui le cose si fanno serie. "Nighthawks" (1981), prospera infatti sul gioco del gatto e del topo tra i tre personaggi principali. Il terrorista è sempre un passo avanti ai suoi due scagnozzi, ma il loro addestramento dà i suoi frutti; Deke in particolare sviluppa un'intuizione alla Will Graham per ciò che fa funzionare la mente e le azioni di Wulfgar. Il regista ex assistente proprio di Avildsen e al tempo "guru" degli spot pubblicitari americani, Bruce Malmuth ("Duro da uccidere" con Steven Seagal nel 1990, e basterebbero soltanto questi due titoli per anni '80 e '90, a capire quanto poco abbia raccolto in numero di regie al cinema, ma quanto conosceva il proprio mestiere ) dirige il film in modo serrato e accattivante, con un grande senso del tempismo (sostituì il regista di "The Black Hole" Gary Nelson, che se ne era andato all'inizio delle riprese, a quanto pare su istigazione di Stallone).

Sylvester Stallone è chiaramente identificabile come la parte dominante del duo di poliziotti, anche se la sua passione per l'abbigliamento femminile è una curiosità per un film d'azione vecchio stile anni '80. Anche il carismatico Billy Dee " Lando Calrissian " Williams ha le sue scene, ma nel complesso rimane un passo indietro rispetto a Sly, il che potrebbe essere dovuto alla maggiore popolarità di quest'ultimo poco dopo "Rocky II" (1979), che fu il più grande successo di un seguito, più de "Il Padrino parte II", almeno fino a quando non uscì per l'appunto proprio "L'Impero colpisce ancora". Stallone ebbe anche diretto lo stesso "Rocky II", e ufficiosamente, si assunse la responsabilità di a chi affidare la regia di "Nighthawks".

"Il poliziotto e il terrorista"

Stallone ha un avversario in Rutger Hauer, che incarna il suo Wulfgar, spietato e senza futuro, reso con immenso carisma. Non si dubita mai per un attimo che Wulfgar sia capace di avvicinare e conquistare una donna in una discoteca o in un night club (ne ha bisogno per ripararsi e trovarsi un alloggio al di sopra di ogni sospetto). Il duello tra Deke e Wulfgar aveva il potenziale per un dialogo più approfondito, a dimostrazione del fatto che l'approccio spietato richiesto dai
membri dell'unità antiterrorismo ATAC non è poi così lontano dai metodi del terrorista. Uno scontro in cui entrambi si rendono conto che l'altro è dello "stesso calibro" – e questo sarebbe stato. Basti pensare al dialogo tra gli antagonisti interpretati da Robert De Niro e Al Pacino in "Heat - La sfida" di Michael Mann (1995). Ma un simile duello alla pari a quanto pare non era previsto per "I Falchi della notte"; poiché rimanendo più un film di Stallone -seppure atipico e con un look e una barbetta e giacche di pelle di ogni colore e foggia alla Serpico, occhiali a goccia da vista o gialli, generalmente di cura e aspetto stilosissimo"-, che un film di Stallone contro Hauer.

"Il terrorista Wulfgar arriva nella Grande Mela"

Il carisma di Hauer è necessario anche perché il suo background terroristico rimane vago. Oggigiorno, con così tanta conoscenza in più sul terrorismo di ogni tipo, non sarebbe certamente più possibile rigirarlo in questo modo-forse, qualcosa è stato fatto e tentato al riguardo-, e questa era però al tempo una buona cosa. All'inizio degli anni '80, era possibile rimanere così vaghi e limitarsi a fornire al pubblico piccoli frammenti di un background ideologico. Il terrorismo di Wulfgar tende in qualche modo all'estremismo di sinistra; questo tipo di terrore era ancora molto presente nell'Europa occidentale all'inizio degli anni '80 (anche se lo sceneggiatore di "Nighthawks" David Shaber probabilmente non gli prestò molta attenzione). In sostanza, tuttavia, il tedesco si sta recando a New York solo per mettere in atto una trovata pubblicitaria (già all'inizio nel taxi con una bella ripresa dell'abitacolo e dal basso, addocchia sopra di lui la teleferica della Roosevelt Island Tramway): con l'azione spettacolare che sta pianificando, vuole rendersi di nuovo interessante, soprattutto con quelle organizzazioni terroristiche per le quali è diventato persona non grata, a causa dell'attacco di Londra. Pubbliche relazioni per un terrorista freelance: abbastanza trucide e rozze. Ma "Nighthawks" non tenta nemmeno di entrare nel regno del thriller politico, e questo tema terroristico un po' contorto non sminuisce molto l'elemento thriller d'azione, anche se mi sono chiesto come mai Wulfgar, da spietato terrorista qual è, non avrebbe fatto meglio a pianificare un attacco con molte più vittime, soprattutto in una New York City affollata.

Lo sceneggiatore citato David Shaber (" I Guerrieri della notte ", sempre per la Universal, 1979) aveva originariamente concepito la storia come "Il Braccio violento della legge III", ma poiché Gene Hackman non voleva interpretare il detective Jimmy "Popeye" Doyle una terza volta, Shaber la riscrisse. Le riprese si svolsero nella prima metà del 1980 a Londra, Parigi e New York, con Rutger Hauer che lasciò il set due volte per tornare nella sua città natale per qualche giorno, ogni volta: sua madre e un caro amico morirono durante le riprese.

 

Wulfgar colpisce

 

Il prog rocker è famosissimo compositore reduce dalla o.s.t. per "Inferno" di Dario ArgentoKeith Emerson degli Emerson, Lake and Palmer ha contribuito alla colonna sonora, che ben si adatta al tempo, e perfettamente alla Grande Mela . La colonna sonora include anche diverse canzoni originali cambiate in alcune edizioni cinematografiche come quella italiana in h.v., tra cui " Slow Ride " dei Foghat, " Last Call " dei Crusaders e " Brown Sugar " dei Rolling Stones.

 

"Nighthawks" uscì in tutto il mondo nell'aprile del 1981, ma alcune scene violente furono rimosse per la classificazione R negli Stati Uniti. Stallone fece anche rimuovere diverse scene con Rutger Hauer in sala di montaggio, presumibilmente per motivi di immagine da star e non essere messo in ombra dall'attore olandese. La casa di produzione Universal, a sua volta, insistette per alcuni tagli di alcuni contenuti, per mantenere il ritmo del film veloce. Forse è questo uno dei motivi per cui un aspetto minore riguardante il difficile rapporto di Deke con la moglie (o ex moglie, questo rimane aperto) Irene (Lindsay Wagner) cade nel vuoto, e il suo ruolo minimale e di puro contorno e abbellimento estetico, sebbene sia effettivamente discutibile se un'esplorazione più ampia di questo conflitto avrebbe dato slancio alla trama del thriller. In un'intervista con "Collider" nel 2021, Stallone espresse il desiderio di rimontare "Nighthawks" – più vicino alla versione originale prima che le scene violente venissero rimosse per una classificazione per età più favorevole. Sebbene ciò possa essere auspicabile, è anche improbabile che accada. Deplorevole.

 Il terrorista Wulfgar prende degli ostaggi sulla Roosevelt Island 

Triplicò il budget di produzione dell'epoca di cinque milioni di dollari degli Stati Uniti. Ha però anche incassato altri cinque milioni di dollari al botteghino internazionale, per un incasso finale di poco inferiore ai 20 milioni di dollari del 1981.

 Rivisto nella edizione doppia in BD tedesco Plaion Pictures del 2023, con il titolo "Nachtfalken".

La qualità dell'immagine è buona; e per un film degli anni ottanta al loro inizio, che con sapienza fa sua la lezione del cinema anni '70 precedenti per quanto riguarda l' azione, dura, gelida, senza le esagerazioni rocambolesche e farfallone che si affermeranno sempre nel genere negli anni successiva. C'è molta grana e questo può essere un piacere in più per ogni amante della pellicola e della conservazione del suo aspetto senza troppe pulizie e artefatti digitali.

La nitidezza e saturazione del colore sono costanti, senza dare l'impressione che il film sia stato realizzato oggi, perché la copia non è restaurata e ogni tanto qualche graffio e qualche riga fanno capolino, oltre ad aree più instabili. Questo è un aspetto positivo. Molto interessante è l'inserimento della versione televisiva statunitense in 4:3 di "Nighthawks", con scene di violenza in meno come nel finale con vari colpi e squib di impatto sanguinoso sul corpo, oltre che battute e dialoghi scurrili cambiati. Infatti dura meno, al netto dei 25/24 fp/a. La versione cinematografica è chiaramente preferibile (per le differenze. Le interviste incluse che sono quelle della prima "S. E.", quella americana Shout! Factory del 2016, a Randy Jurgensen consulente tecnico pure qui come per il modello originario friedkiniano anche di questo, e della sempre allora bella Lindsay Wagner, forniscono un'affascinante panoramica sulla realizzazione del film sotto l'influenza della grande casa di produzione Universal, che all'epoca era una garanzia, non come oggi. 

 

 

 

 

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