Regia di Janus Victoria vedi scheda film
Diamonds in the Sand (2024): locandina
27 FEFF - CONCORSO
"Se quando muori non ti ricorda nessuno, è come se non avessi mai vissuto".
Yoji è ormai un uomo sulla sessantina che si ritrova solo, da quando la moglie lo ha lasciato, dileguandosi. Il lavoro non gli va tanto meglio, al punto che il settore di vendite del suo comparto viene cessato e gli viene affidato un anonimo lavoro in smart working.
Il giorno in cui scopre per caso, a causa di una perdita dall'appartamento al piano superiore, che lo sconosciuto suo inquilino è morto da tempo e risulta riverso, esanime, anzi mezzo mummificato e mezzo decomposto in mezzo al suo salotto, l'uomo comprende che la possibilità di fare la stessa fine del, disgraziato, può capitare anche a lui.
Diamonds in the Sand (2024): scena
Diamonds in the Sand (2024): scena
E quando l'anziana madre mezza cieca, che da tempo è accudita in una casa di riposo con una affiatata badante filippina al seguito di nome Minerva, Yoji comprende che deve fare qualcosa per porre fine alla sua latente solitudine. Non si lascia pertanto scappare la possibilità di trasferirsi per un po' di tempo a Manila, a casa di Minerva, che accetta di ospitarlo senza alcuna riserva. Scoprendo un vero e proprio mondo nuovo, in cui mentalità, usi e caratteri degli abitanti, si discostano nettamente dallavrigorosa e cieca efficienza giapponese, impeccabile ma con evidenti lati di spregiudicatezza visibili sulla propria pelle.
L'opera prima della regista filippina Janus Victoria, è frutto di una complessa coproduzione tra Giappone, Filippine e Malesia.
Diamonds in the Sand (2024): scena
Diamonds in the Sand (2024): scena
Il film, girato per metà in Giappone e metà a Manila, tra le caotiche e chiassoso strade attraversate da groviglio di fili elettrici intricati come interminabili ragnatele, sfrutta una storia semplice, quasi esile, per fornire una lucida e schietta analisi di due differenti concezioni di vita, a cui corrispondono due temperamenti e modi di intendere l'organizzazione della vita, diametralmente opposti.
La ragione non è mai da una sola parte, ed in calore filippino che si antepone alla fredda efficienza nipponica, riserva I suoi terribili contraltare in termini di delinquenza e di dipendenza da vizi come la ludopatia è l'azzardo.
Il film analizza correttamente tale divario, è si avvale di un oetsonaggio centrale magistralmente scelto nel noto attore nipponico Lily Franky, già attore di riferimento in svariate opere di Hirokazu Korea eda, ed interprete tra i più noti nel panorama cinematografico contemporaneo giapponese.
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